Il Cerro de los Ángeles non è solo una posizione geografica al centro della penisola iberica. Da tempo immemorabile, la Madonna degli Angeli è venerata su questa collina dagli abitanti di Getafe. Ma quando Sua Maestà Alfonso XIII consacrò qui la Spagna, nel 1919, al Sacro Cuore di Gesù, questo luogo divenne un santuario spirituale che accoglie migliaia di persone provenienti da tutta la nostra nazione, una scuola di preghiera e di amore riparatore. Nel silenzio della sua spianata, davanti al monumento e alla basilica, risuona l'invito sempre attuale che il Signore fece a Santa Margherita Maria Alacoque nel 1675: "Almeno tu mi ami". Questa supplica, che scaturisce dal Cuore trafitto di Cristo, racchiude il cuore di questa spiritualità: lasciarsi amare dal Signore e amarlo in risposta.
La spiritualità del Cuore di Cristo non è una devozione del passato, né una semplice estetica pietistica. È un cammino di santità oggi e una via privilegiata per comprendere il mistero di Gesù Cristo: la sua umanità rimane il sacramento visibile dell'amore invisibile di Dio. Questo è ciò che Papa Francesco ha ricordato con forza nella sua ultima enciclica Dilexit NosIl testamento spirituale del Papa, culmine del suo magistero, è un vero e proprio testamento spirituale del pontefice recentemente scomparso. In esso ci ha detto: Il Sacro Cuore è una sintesi del Vangelo". (Dilexit Nos, 83).
Il Cerro de los Ángeles è, in questa prospettiva, molto più di un luogo di pellegrinaggio: è un segno profetico che interpella la Chiesa e il mondo. I cinque martiri che qui hanno dato la vita per Cristo, testimoni fedeli dell'Amore che non muore, ci insegnano che amare il Cuore di Cristo non è una spiritualità evasiva, ma impegnare la propria vita fino al dono totale di sé, anche in un contesto ostile. Hanno saputo fidarsi, amare e riparare, facendo della loro vita un'oblazione per la Chiesa e per la Spagna.
Questa torre di guardia nei pressi di Madrid ha attirato innumerevoli santi che, mossi dallo Spirito Santo, si sono prostrati davanti al Sacro Cuore: Santa Maravillas de Jesús inaugurò il convento delle Carmelitane Scalze nel 1926, rispondendo a un'ispirazione del Signore che le disse: Il mio Cuore ha bisogno di essere consolato (...), la Spagna sarà salvata dalla preghiera". San José María Rubio, l'apostolo gesuita di Madrid all'inizio del XX secolo, venne più volte a celebrare l'Eucaristia in questo luogo, insegnando ai madrileni a confidare nel Cuore divino come rifugio sicuro nei momenti difficili. Anche San Josemaría Escrivá fu qui e incoraggiò i suoi figli spirituali a scoprire nel Cuore di Cristo la fonte dell'apostolato laico in mezzo al mondo. San Manuel González, il vescovo dei Tabernacoli Abbandonati, vide in questo luogo una fonte di rinnovamento per la pastorale della Chiesa, e anche Madre Teresa di Calcutta, in una delle sue visite in Spagna, volle venire qui a pregare, riconoscendo che nel Cuore di Gesù si trova la forza per amare e servire i più poveri tra i poveri.
In una società che ha scelto così spesso di vivere voltando le spalle a Dio, la spiritualità del Cuore di Gesù è un invito a recuperare il nostro sguardo verso l'Amore prima di tutto. Come ha detto Benedetto XVI in Deus Caritas estNon si comincia a essere cristiani per una grande idea, ma per l'incontro con una Persona che dà un nuovo orizzonte alla propria vita. Questo orizzonte è il Cuore trafitto di Gesù che, dal Cerro de los Angeles, continua a dire: Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò riposo. (Mt 11,28).
La famiglia cristiana, la Chiesa domestica, trova in questa spiritualità una fonte di rinnovamento. In un ambiente che esalta l'individualismo, il Cuore di Cristo ci invita a costruire case in cui adorare, confidare, riparare e amare. Come insegna Dilexit NosÈ nel Cuore di Cristo che impariamo a vivere una cultura della tenerezza e della gratuità, dove ogni ferita umana può essere toccata e guarita dall'amore autodonante di Gesù.
Il Cerro de los Ángeles vuole essere proprio questo: una scuola di amore riparatore; una chiamata alla santità personale; un invito a guardare la storia, la Chiesa e il mondo dal lato aperto di Cristo. Lì, come Maria ai piedi della Croce, impariamo a essere discepoli amati e inviati. E da lì vogliamo essere apostoli del Cuore ferito e glorioso, convinti che non c'è deserto umano che non possa diventare terra di grazia se si lascia fecondare da questo Amore, incessante acqua viva. Dal cuore geografico della Spagna scaturisce un'ardente chiamata alla fiducia, all'amore e alla riparazione, certi che il Cuore di Cristo continua ad essere la risposta alle preoccupazioni più profonde dell'uomo di oggi.
Vicario di Cerro de los Ángeles. Diocesi di Getafe