Vaticano

Pace, sinodalità e coraggio: gli appelli del nuovo Papa nelle sue prime parole

Il neoeletto Leone XIV si è rivolto a tutti i cattolici con un saluto di pace e un richiamo al suo predecessore Papa Francesco.

Francisco Otamendi-8 maggio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
Leone XIV

Papa Leone XIV si affaccia per la prima volta dal balcone di San Pietro (Foto OSV News / Claudia Greco, Reuters)

Con voce ferma ma con qualche lacrima furtiva sul viso. Così Leone XIV, finora cardinale Prevosto, si è presentato al mondo. Le sue prime parole sono state dedicate alla pace: "La pace sia con tutti voi", ha detto il nuovo Papa nelle sue parole iniziali, dopo l'applauso della folla di fedeli in Piazza San Pietro, uscendo sul balcone di Piazza San Pietro.

Un primo appello per la pace

"Cari fratelli e sorelle, questo è il primo saluto di Cristo risorto, il Buon Pastore, che ha dato la vita per il gregge di Dio. Vorrei che questo saluto di pace arrivasse anche ai vostri cuori, alle vostre famiglie, a tutti gli uomini, ovunque essi siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi.

Un appello alla pace con il quale il nuovo Papa ha raccolto anche il guanto di sfida del suo predecessore, che, nel suo ultima apparizione in vitaha chiesto la pace. 

In questo senso, il nuovo pontefice ha voluto "continuare" con la benedizione pasquale di Papa Francesco, "teniamo nelle nostre orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco, che ha benedetto Roma. Il Papa che ha benedetto Roma e ha anche dato la sua benedizione a tutto il mondo la mattina di Pasqua", ha ricordato il Pontefice, che ha sottolineato l'amore di Dio e come "Dio ama tutti, e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio".

Il coraggio della missione

Il nuovo Papa ha chiesto ai cattolici un lavoro apostolico senza paura per rispondere a un mondo oscurato: "Senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua Luce. L'umanità ha bisogno di Lui come ponte per essere raggiunta da Dio, dal suo amore. Aiutaci anche tu a costruire ponti, con il dialogo, con l'incontro, unendo tutti noi per essere un solo popolo".

Colui che è stato, fino alla sua elezione a capo della Chiesa universale, prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina, ha ringraziato i suoi confratelli "cardinali che mi hanno eletto per essere il successore di Pietro, e per camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per annunciare il Vangelo ed essere missionari". Né ha dimenticato il suo spirito agostiniano, ricordando alcune parole del santo di Ippona al momento della sua proclamazione a vescovo: "Sono figlio di sant'Agostino, agostiniano, che diceva: con voi sono cristiano e per voi vescovo".

Parole in spagnolo per la diocesi di Chiclayo

Il nuovo Papa ha voluto anche fare un cenno alla sua "amata diocesi di Chiclayo, in Perù", alla quale si è rivolto in spagnolo e non in italiano per ricordare "un popolo fedele che ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede, e ha dato tanto, tantissimo, per continuare ad essere la Chiesa fedele di Gesù Cristo".

Il nuovo Papa ha chiarito la sua intenzione di continuare il cammino della sinodalità, sottolineato nel precedente pontificato, e si è posto sotto la materna intercessione della Vergine Maria: "Maria vuole camminare sempre con noi, essere vicina a noi, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore. Ora vorrei pregare insieme a voi. Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo. Chiediamo questa grazia speciale a Maria, nostra Madre. 

L'autoreFrancisco Otamendi

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