Il prelato dell'Opus Dei, monsignor Fernando Ocáriz, ha reso noto oggi un messaggio in cui sottolinea che l'Opera ha presentato alla Santa Sede la sua proposta di statuto, seguendo il percorso indicato dal Vaticano dopo la pubblicazione del Motu Proprio Ad Charisma Tuendum.
In un breve messaggio, che è consuetudine per il prelato del Opus Dei, Il vescovo Ocáriz voleva incoraggiare i suoi figli ad affidare il loro lavoro e le loro fatiche apostoliche alla Santissima Trinità e alla Santa Trinità. San JosemaríaQuesto mese ricorre il cinquantesimo anniversario della sua morte. Nell'ultimo paragrafo di questa lettera, Ocáriz annota: "Vorrei informarla sul lavoro di adattamento degli Statuti. Era stato previsto di completarne lo studio nel Congresso generaleTuttavia, come sapete, poiché coincideva con la vacanza della sede, si è ritenuto opportuno non farlo. I membri del Congresso hanno dato il loro parere positivo affinché, con il nuovo Consiglio e la nuova Consulta, potessimo completare la revisione degli Statuti e sottoporli all'approvazione della Santa Sede, cosa che abbiamo fatto oggi. È stato un viaggio di tre anniChiedo a tutti voi di intensificare le nostre preghiere in questa fase finale.
Ora la Santa Sede dovrà rivedere e stabilire se accettare gli statuti proposti dalla prelatura, sui quali le due istituzioni hanno lavorato in coordinamento.
Tre anni di lavoro sugli statuti dell'Opus Dei
La Prelatura dell'Opus Dei è in procinto di rivedere i propri statuti dall'estate del 2022, in risposta alle indicazioni di Papa Francesco contenute nel motu proprio. Ad charisma tuendumche richiedeva un adeguamento giuridico in linea con la natura di questa istituzione della Chiesa. Il processo, che si è svolto in due fasi nel 2023 e nel 2024, è stato caratterizzato da uno spirito di collaborazione e di obbedienza alle indicazioni della Santa Sede.
Per tutto il 2023 tutti i membri dell'Opus Dei sono stati invitati a partecipare a una consultazione generale sui possibili adeguamenti degli statuti della Prelatura. Sulla base dei suggerimenti ricevuti, è stata preparata una prima bozza che è stata sottoposta alla deliberazione del Congresso Generale Straordinario convocato nell'aprile dello stesso anno dal prelato, Mons. Fernando Ocáriz.
Tuttavia, il processo non si è concluso qui. La pubblicazione di un secondo motu proprio nell'agosto 2023che ha modificato i canoni 295 e 296 del Codice di Diritto Canonico relativi alle prelature personali, ha portato a una nuova fase di lavoro. Questa volta, l'attenzione si è concentrata sul dialogo tecnico e dottrinale tra due équipe di esperti: una appartenente alla Dicastero per il Clero e un altro nominato dalla Prelatura stessa.
La proposta finale, elaborata dalla Prelatura, è stata presentata al Dicastero per il Clero, che a sua volta ha formulato le proprie osservazioni. La bozza finale del documento statutario doveva essere elaborata sulla base di queste osservazioni, ma, poiché la morte di Papa Francesco Pochi giorni prima del congresso ordinario previsto dalla Prelatura, la consegna dei nuovi statuti è stata sospesa in attesa dell'elezione del nuovo Pontefice e della riapertura degli uffici vaticani.