Vangelo

Servire Dio. Santi Pietro e Paolo (C)

Joseph Evans commenta le letture dei Santi Pietro e Paolo (C) del 29 giugno 2025.

Giuseppe Evans-26 giugno 2025-Tempo di lettura: 2 minuti

Il Pietro a cui è stato dato lo straordinario potere di "legare e sciogliere" - tanto che ciò che lega e scioglie sulla terra è considerato legato e sciolto in cielo - appare per la prima volta nelle letture di oggi legato a se stesso. È legato con due catene in una prigione, "alla custodia di quattro picchetti di quattro soldati ciascuno".. Tuttavia, in seguito abbiamo appreso che "la Chiesa pregò insistentemente Dio per lui".. Gli Atti degli Apostoli ci informano in seguito che, una volta liberato, Pietro si reca in una casa cristiana dove "Molti erano riuniti in preghiera"..

Pietro sarà consegnato da un angelo. Con una sola parola di questo messaggero di Dio, "Le catene gli caddero dalle mani".. I due superano poi diversi posti di guardia che non sembrano accorgersi di loro, e infine la porta di ferro della città. "si è aperto a loro".. Non c'è dubbio che Pietro, ogni Papa, goda di una speciale protezione da parte di Dio e che ciò che Pietro dice sia ispirato - in misura maggiore o minore, a seconda del contesto - dal Padre celeste: "Beato te, Simone, figlio di Giona, perché questo non ti è stato rivelato da carne e sangue, ma dal Padre mio che è nei cieli"..

Eppure questo stesso Pietro può essere soggetto a vincoli, che non sono solo i vincoli dei governanti terreni, ma anche i vincoli delle sue debolezze personali. Così il Nuovo Testamento ci mostra chiaramente i limiti di Pietro: la sua irruenza, la vigliaccheria che lo portò a rinnegare tre volte Gesù, e la visione terrena che lo portò a cercare di dissuadere Gesù dall'andare in croce e per la quale, pochi minuti dopo aver ricevuto il dono del primato papale, Gesù lo chiamò "Satana!".

Pertanto, affinché Pietro sia in grado di legare e sciogliere correttamente, ha bisogno di molta preghiera da parte dei cristiani per liberarlo da tutti quei fattori che potrebbero vincolarlo: pressioni politiche, possibili cattivi consiglieri a volte, le sue stesse mancanze e molto altro. Le nostre preghiere aiutano a liberare il Papa dalle catene che potrebbero legarlo.

Anche il Paolo che ascoltiamo nella seconda lettura di oggi è in catene (cfr. 2 Tim 1,16) e da questo testo apprendiamo che il suo martirio è imminente. "Perché sto per essere versato in libagione e il tempo della mia partenza è imminente".. Il dinamico apostolo termina la sua straordinaria carriera incatenato e legato, ma anche questo fa parte della sua testimonianza. È una buona lezione da imparare: possiamo servire Cristo sia con i nostri limiti che con la nostra attività se, come Paolo, rimaniamo fedeli e aspettiamo con lui la ricompensa celeste.

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