Che cos'è il Natale per te?

Tra tradizioni, leggende e celebrazioni che attraversano il mondo, il Natale ci ricorda il suo significato più profondo: la nascita di Gesù, origine di uno spirito che unisce, ispira bontà, risveglia gratitudine e ci invita ad amare Dio servendo i nostri fratelli.

11 dicembre 2025-Tempo di lettura: 3 minuti
Natale

©OSV News/Yannis Behrakis, Reuters

L'anno liturgico inizia con l'Avvento, periodo di preparazione alla celebrazione del Natale. Ho fatto un breve sondaggio tra i miei amici chiedendo loro di rispondere a una sola domanda: 

Che cos'è il Natale per te?

Ho ricevuto risposte molto diverse tra loro:

  • È la festa in cui celebriamo la nascita di Gesù Cristo.
  • È un periodo di pace, di convivenza tra amici e familiari.
  • È un momento di gioia, speranza e fede
  • È “la corsa”, bisogna comprare regali, organizzare cene, rispettare gli impegni.
  • È una convivenza familiare molto bella, dove ci sono abbracci, affetto, unità.
  • È un periodo dell'anno che mi rende triste.
  • È l'occasione per parlare ai bambini del loro migliore amico: il Bambino Gesù.

La verità è che il Natale è una festa che coinvolge più di 160 paesi, praticamente in tutto il mondo, per ragioni religiose, culturali e anche commerciali. Si celebra il 25 dicembre ed è una delle feste principali per noi cristiani, poiché commemoriamo la nascita di Gesù Cristo, avvenuta a Betlemme (Cisgiordania, Palestina) e da cui facciamo risalire il tempo della nostra era.

In molti modi, questa festa promuove l'unione familiare, l'amore, la pace e lo scambio di doni, con tradizioni come l'albero di Natale, cene speciali e la figura di Babbo Natale (Santa Claus, San Nicola). 

La Befana in Italia è una leggenda che racconta come i Re Magi persero la stella e una vecchia signora che chiamavano “la strega Befana” li aiutò a ritrovarla. I magi, grati, la invitarono ad andare con loro, ma lei rifiutò. In seguito se ne pentì e cercò di raggiungerli, ma non ci riuscì; volle quindi rimediare alla sua decisione sbagliata e distribuì regali ai bambini a nome loro. Ora è conosciuta come la nonna Befana che porta i regali ogni Natale. 

In Irlanda si racconta la storia di un uccellino che tenne al caldo il bambino Gesù, in assenza di Giuseppe che era uscito per procurarsi del cibo, sbattendo le ali affinché la fiamma del fuoco non si spegnesse. Le fiamme arrivavano a bruciare il petto del piccolo uccellino, ma lui non si allontanò. La Vergine Maria lo benedisse dicendo: “Uccellino coraggioso, hai aiutato a riscaldare il figlio di Dio, per questo ti do la mia benedizione. D'ora in poi ti chiamerai Petirrojo, che significa petto rosso, e sarà sempre tuo orgoglio sapere la buona azione che hai compiuto”. 

Nei Paesi Bassi si parla della figura di “Sinterklaas”, ispirata al vescovo San Nicola, che visse in Italia nel IV secolo ed era noto per distribuire doni a chi ne aveva bisogno. Gli immigrati olandesi portarono questa tradizione negli Stati Uniti e il nome di questo personaggio si evolse in Santa Claus (in spagnolo: Papá Noel per influenza della Francia, dove questo personaggio era chiamato Père Noel). 

In Germania si racconta la storia dei ragni di Natale. Questi vedevano una famiglia addobbare un alberello con delle lucine. Quando la famiglia andò a dormire, essi sospirarono desiderando vivere su quell'albero e vollero contribuire con la loro creatività per renderlo la loro casa. Si avvicinarono e riempirono quell'alberello con le loro ragnatele. Si racconta che Babbo Natale vide tutto questo all'alba e pensò che alla famiglia non sarebbe piaciuto vedere il proprio albero in quello stato. Comprendeva anche il desiderio dei ragni e, affinché tutti potessero essere contenti, soffiò sulle ragnatele che si trasformarono in palline. Così oggi gli alberi vengono decorati con luci e oggetti vari, ricordando il gesto gentile di Babbo Natale. 

Negli Stati Uniti si racconta la storia di Rodolfo, il reno. Il suo naso rosso e grande lo rendeva oggetto di scherno. Ma un giorno, quando Babbo Natale aveva bisogno di luce, scoprì la particolarità di Rodolfo e gli chiese aiuto per guidare la slitta e distribuire i regali ai bambini. 

Alcune tradizioni basate sui Vangeli che evocano Dio che si è fatto uomo: 

In Messico le posadas, in Colombia “la novena”; in tutto il mondo si cantano canti natalizi, si allestiscono presepi (che rappresentano la nascita di Gesù Bambino); si gusta il “Racconto di Natale” di Charles Dickens o la fantastica narrazione della storia del quarto re mago...

Sebbene alcune di queste tradizioni siano secolari, tutte racchiudono lo spirito del Natale. Lo spirito della bontà, della generosità e della gratitudine. Lo spirito dell'unità, del perdono e della pace. Questo è Gesù!

Non possiamo negare la sua influenza in tutto il mondo: ogni Natale sentiamo il bisogno di conoscerlo meglio, di amarlo di più e di servirlo meglio.  

Che questo Natale Gesù nasca nei nostri cuori, che ci trasformi in modo tale da riporre tutta la nostra fiducia in Lui. Che ci spinga ad amarlo nei nostri fratelli. Che facciamo il bene senza sosta, sapendo che tutto ciò che facciamo per un nostro piccolo fratello (i poveri, i malati, coloro che si sentono soli, tristi...) , lo facciamo per Gesù!

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