È innocente vestire i nostri figli per Halloween?

In tempi in cui il male si maschera da intrattenimento, la coscienza cristiana è chiamata a svegliarsi e a scegliere la luce al posto delle tenebre.

30 ottobre 2025-Tempo di lettura: 3 minuti
Halloween

Halloween ©Lucas Andrade

In una cultura che ha imparato a ridere del male, Halloween è un altro sintomo del progressivo intorpidimento della coscienza morale. Ciò che un tempo era temuto ora viene celebrato; ciò che un tempo era considerato oscuro ora viene celebrato. Sotto luci arancioni e maschere innocenti, il mondo ha imparato a giocare con il terrore, credendo che nulla accada a causa di «un semplice gesto».

Molte persone vivono il 31 ottobre come una tradizione innocua. Tuttavia, prima di introdurla nella nostra cultura, dovremmo chiederci: cosa stiamo realmente celebrando? Ciò che celebriamo è in linea con ciò in cui crediamo? Il Vangelo ci chiama a essere “sale della terra e luce del mondo”. Partecipare a celebrazioni che esaltano il contrario, anche solo superficialmente, non glorifica Dio. E se qualcosa non glorifica Dio, dobbiamo esaminare onestamente se è appropriato farlo.

Banalizzare il male: quando tutto “non conta”.”

Il più grande trionfo del diavolo, diceva il poeta Baudelaire, è farci credere che non esiste o che non ha potere. Halloween rientra perfettamente in questo inganno. Con il pretesto del divertimento, l'oscurità e il male vengono banalizzati, trasformando in gioco ciò che in realtà rappresenta il male.

Quando ridiamo del diavolo e ne facciamo un motivo di festa, smettiamo di riconoscere la sua reale presenza e la sua capacità di tentare. A poco a poco, la nostra coscienza si intorpidisce: ciò che prima ci sconvolgeva ora ci sembra uno scherzo. È così che il male si insinua - non tutto insieme, ma goccia a goccia - e guadagna terreno.

«È solo un travestimento».»

Qualcuno dirà: “è solo un travestimento, è solo una decorazione”. Tuttavia, ogni atto umano ha un significato, anche quando non lo percepiamo. La storia è piena di esempi: simboli, parole e celebrazioni danno forma a intere culture.

Per questo non è lo stesso travestirsi da santo o da demone, da martire o da mostro. Ogni segno comunica qualcosa ed educa il cuore di chi lo vive. Quale immagine della vita e della morte viene offerta ai bambini quando il brutto, il violento o il demoniaco vengono confusi con qualcosa che si può festeggiare? Se abituiamo i nostri figli a celebrare un giorno in cui regnano i «cattivi», corriamo il rischio che percepiscano il male nel modo sbagliato. Dobbiamo insegnare loro a riconoscerne la gravità e a non cedere ad esso, nemmeno sotto le spoglie del divertimento, perché «chi gioca con il fuoco, si brucia».

Di fronte a questo, educare alla luce, alla speranza e alla santità è infinitamente più fruttuoso. Un bambino che celebra la vita dei santi impara che il vero coraggio non sta nello spaventare, ma nell'amare; non nel provocare la paura, ma nell'essere testimone del bene. Così, i cristiani devono mettere in evidenza la bellezza di Dio di fronte alla bruttezza del peccato e del macabro. Il diavolo non merita una festa. I santi, invece, sì. Sono loro i veri eroi.

Holywins: quando la santità vince

In questo modo, la Chiesa propone un'alternativa luminosa: Holywins, che significa “la santità vince”. Questa iniziativa è nata a Parigi nel 2002 e si sta diffondendo nelle parrocchie e nelle scuole di tutto il mondo.

Holywins recupera il vero significato cristiano del 1° novembre: onorare tutti i santi, conosciuti e sconosciuti, che già vivono alla presenza di Dio. I bambini sono incoraggiati a vestirsi come i loro santi preferiti, a conoscere le loro storie, a pregare e a celebrare con gioia la vita eterna.

In molte comunità, la Holywins comprende processioni, giochi, canti e momenti di adorazione o di messa. I bambini distribuiscono santini e testimoniano che la vera gioia non è nella paura, ma nell'amore di Cristo.

Mentre Halloween glorifica le tenebre, Holywins esalta la luce. Mentre Halloween deride il male, Holywins insegna a superarlo con il bene. Mentre Halloween banalizza la morte, Holywins proclama la vittoria della vita eterna. Perché, alla fine, non c'è paragone tra orrore e santità. Il cristiano non è chiamato a «flirtare» con il male, ma ad essere testimone della vittoria di Cristo.

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