Perché il Papa Francisco Ha già ripetuto più volte le parole del suo predecessore Benedetto sull'evangelizzazione, quando spiegava che la Chiesa cresce per attrazione e non per proselitismo? Non è nella natura e nella missione della Chiesa "conquistare" proseliti? In realtà, le parole di Benedetto riprese dal suo successore Francesco ci parlano di un metodo, che è quello che Dio ha sempre avuto: non il metodo della coercizione della libertà. Non quello dei grandi eventi storici, non quello degli interventi straordinari, ma quello della comunicazione nel sussurro della brezza, nella luminosità della bellezza, nell'attrattiva di una vita che testimonia se stessa.
Possiamo scoprire questa convinzione nella storia della Chiesa e nel modo in cui la fede cristiana è stata comunicata. Nella prospettiva di Francesco è utile coglierne alcune conseguenze, e soprattutto questa: il credente sa che deve essere missionario, ma che la sua missione principale non è portare qualcosa a qualcuno, ma essere protagonista e poter dare qualcosa ad altri che ne hanno bisogno. Ad esempio, parlando di periferie geografiche ed esistenziali, la missione non è innanzitutto portare il nostro annuncio ai poveri o ai disperati, come se fosse qualcosa che noi stessi possediamo, e che per il fatto di essere cristiani diamo perché chi lo riceve possa essere evangelizzato.
La prospettiva è diversa e richiede una conversione continua. È quella del missionario che va nelle periferie a cercare qualcosa di cui ha bisogno. Va a cercare il volto di Dio nei poveri e nei bisognosi, per essere evangelizzato toccando in loro la carne di Dio. Gesù Cristo. Il Papa lo ha spiegato molto bene il 6 gennaio. I cristiani non sono quelli che parlano molto, si lamentano, studiano strategie di marketing per conquistare persone per la loro "impresa" ecclesiale. Sono come i mendicanti che cercano ogni giorno di incontrare Dio nell'incontro con i bisognosi. E come ha detto recentemente il cardinale Parolin, parlando delle radici cristiane dell'Europa: "Non ci si aspetta che i cristiani dicano cosa fare, ma che mostrino con la loro vita la strada da seguire"..