Papa Leone XIV ha ricevuto in Vaticano un pellegrinaggio di chierichetti provenienti dalla Francia. Durante l'incontro, il Pontefice li ha sorpresi per la chiarezza del suo messaggio: li ha incoraggiati a essere attenti alla possibilità che Dio li chiami al sacerdozio, senza avere paura di considerare la loro vocazione fin dall'infanzia.
Il gesto è significativo in un contesto in cui il laicismo di alcuni settori fa pressione per eliminare la religione dalla vita scolastica, arrivando a presentare la trasmissione della fede ai bambini come un presunto "abuso di coscienza". Allo stesso tempo, da decenni, cresce la tendenza di alcuni cristiani a ritardare il battesimo, in modo che i figli possano prendere le proprie decisioni da adulti, e non sono pochi i genitori credenti che evitano di offrire ai propri figli e adolescenti una vita cristiana impegnativa.
Avere una vita di preghiera fin da giovani
Sembrerebbe che andando a messa la domenica e confessandosi di tanto in tanto si conduca già una grande vita cristiana. Tuttavia, il Papa ha invitato i presenti a "prendersi del tempo per parlare con Gesù nel profondo del vostro cuore e ad amarlo sempre di più. Il suo unico desiderio è quello di far parte della vostra vita, di illuminarla dall'interno, di diventare il vostro migliore e più fedele amico. La vita diventa bella e felice con Gesù. Ma Lui aspetta la sua risposta. Bussa alla porta e aspetta di entrare: "Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Matteo 6,15). Apocalisse 3, 20).
Le parole del Papa hanno mostrato un grande entusiasmo, aggiungendo: "Essere "vicino" a Gesù, Lui, il Figlio di Dio, ed entrare nella sua amicizia! Che destino inaspettato! Che felicità! Che consolazione! Che speranza per il futuro!
Solo Gesù Cristo salva
Dopo aver spiegato che Dio ama ciascuno di noi, ha incoraggiato i giovani a essere intimi con Lui, sottolineando che Gesù Cristo è l'unico che può salvarci, "perché solo Lui ha il potere di farlo - è Dio onnipotente - e perché ci ama". La prova che Dio ci ama è che è morto sulla croce per ciascuno di noi. "E la Chiesa, di generazione in generazione, conserva con cura la memoria della morte e della risurrezione del Signore, di cui è testimone, come il suo tesoro più prezioso. Lo conserva e lo trasmette celebrando l'Eucaristia, che voi avete la gioia e l'onore di servire. L'Eucaristia è il tesoro della Chiesa, il tesoro dei tesori".
Leone XIV non sembrava preoccuparsi dell'entusiasmo dell'età o della mancanza di maturità dei suoi ascoltatori quando si trattava delle grandi questioni vocazionali: "Anche Spero che siate attenti alla chiamata di Gesù a seguirlo più da vicino nel sacerdozio. Parlo alle vostre coscienze di giovani entusiasti e generosi, e vi dico una cosa che dovete sentire, anche se vi preoccupa un po': la mancanza di sacerdoti in Francia, nel mondo, è una grande vergogna! Una vergogna per la Chiesa!".
Prima di congedarsi, il Papa ha incoraggiato i giovani a scoprire la grandezza della vocazione sacerdotale: "A poco a poco, domenica dopo domenica, possano scoprire la bellezza, la felicità e la necessità di tale vocazione. Che vita meravigliosa è quella del sacerdote che, al centro di ogni sua giornata, incontra Gesù in modo così eccezionale e lo dona al mondo.