La liturgia celebra oggi San Giuseppe Lavoratore, festa istituita da Pio XII nel 1955, in cui la Chiesa ricorda il patrono dei lavoratori e il valore e la dignità divina del lavoro.
Gli ultimi Papi hanno dato particolare risalto alla figura di San Giuseppe. Un anno fa, Papa Francesco ha pubblicato un tweet sull'account @Pontifex della rete X, in cui ha detto: "Oggi celebriamo la memoria di #StJosephWorker. Chiediamo al Signore di rinnovare e accrescere la nostra fede, affinché il nostro lavoro abbia in Lui il suo inizio e il suo compimento". Allo stesso tempo, ha riproposto "la Sacra Famiglia di Nazareth come modello di comunità domestica: una comunità di vita, di lavoro e di amore".
San José, ruolo centrale
Francesco ha pubblicato la lettera apostolicaPatris cordeL'8 dicembre 2020, nel bel mezzo della pandemia, che inizia: "Con cuore di padre, così Giuseppe ha amato Gesù...". "Dopo Maria, Madre di Dio, nessun santo occupa tanto spazio nel magistero papale quanto Giuseppe, suo sposo", ha scritto il Papa. "La grandezza di San Giuseppe consiste nel fatto che fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù".
"I miei predecessori", ha aggiunto, "hanno approfondito il messaggio contenuto nei pochi dati trasmessi dai Vangeli per evidenziarne il ruolo centrale nella storia della salvezza: la beata Pio IX lo ha dichiarato "Patrono della Chiesa cattolica", il venerabile Pio XII lo ha presentato come il "Santo Patrono dei Lavoratori", e santo Giovanni Paolo II come 'Custode del Redentore'".
Una delle descrizioni usate da Papa Francesco è stata, al punto 6, "Padre lavoratore".. E ha sottolineato: "Un aspetto che caratterizza San Giuseppe e che è stato sottolineato fin dai tempi della prima enciclica sociale, la "Rerum novarum" di Leone XIII, è il suo rapporto con il lavoro. San Giuseppe era un falegname che lavorava onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia. Da lui Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di mangiare il pane frutto del proprio lavoro".
Importanza del lavoro
Il 1° maggio 2005, in occasione del "Regina caeli" dell'odierna festività, il neoeletto Benedetto XVIHa detto in Piazza San Pietro: "Oggi iniziamo il mese di maggio con una memoria liturgica profondamente radicata nel popolo cristiano, quella di San Giuseppe Lavoratore. E, come sapete, io mi chiamo Giuseppe. Fu istituita da Papa Pio XII, di venerata memoria, proprio cinquant'anni fa, per sottolineare l'importanza del lavoro e della presenza di Cristo e della Chiesa nel mondo del lavoro".
"È anche necessario testimoniare nella società odierna il "vangelo del lavoroGiovanni Paolo II ne ha parlato nella sua enciclica "Laborem exercens'. Vorrei non perdere mai il lavoroInfine, rivolgo il mio pensiero a Maria: il mese di maggio è dedicato in particolare a lei".