Nato in Tuscia, fu diacono della Chiesa di Roma. Nel 440, Leone fu inviato dall'imperatrice Galla Placidia a pacificare la Gallia. Pochi mesi dopo, papa Sisto III morì e Leone, suo consigliere, gli succedette. Papa Leone, il 45° nella storia della Chiesa, iniziò il suo ministero petrino il 29 settembre 440. Fu difensore e promotore del Primato di Roma ed è Dottore della Chiesa.
Il suo pontificato è durato 21 anni e ha battuto diversi record, secondo il calendario dei santi del Vaticano. Primo vescovo di Roma a portare il nome di Leone. Il primo a essere chiamato “Magno”, la cui predicazione - quasi 100 sermoni e 150 lettere - è giunta fino a noi. Uno dei due Papi (l'altro è San Gregorio Magno) che ha ricevuto, per decisione di Benedetto XIV (1754), il titolo di “Dottore della Chiesa”.
Secondo gli storici, Leone Magno è anche il primo Papa ad essere sepolto, dopo la sua morte avvenuta il 10 novembre 461, all'interno della Basilica Vaticana. Le sue reliquie sono conservate a San Pietro, nella Cappella della “Madonna della Colonna”, aggiunge il sito web del Vaticano.
Ferma gli Unni e i Vandali
Nel 452 d.C. gli Unni di Attila conquistano e saccheggiano le città di Aquileia, Padova e Milano. Nei pressi di Mantova, sul fiume Mincio, Papa Leone Magno, alla guida di una delegazione romana, incontra Attila e lo dissuade dal continuare la sua invasione. La leggenda narra che Attila si sia ritirato dopo aver visto, alle spalle di Papa Leone, la Gli apostoli Pietro e Paolo, armati di spade.
Tre anni dopo, nel 455, il “Papa Magno” fermò i Vandali d'Africa alle porte di Roma. La città fu saccheggiata, ma non bruciata. Rimasero in piedi le basiliche di San Pietro, San Paolo e San Giovanni, dove trovò rifugio gran parte della popolazione.
Ispira il Concilio di Calcedonia
San Leone Magno è passato alla storia anche per aver promosso il Concilio ecumenico di Calcedonia (oggi Kadiköy, in Turchia), che riconosce e afferma l'unione in Cristo delle due nature - umana e divina - “respingendo così l'eresia di Eutichio, che negava l'essenza umana del Figlio di Dio”, scrive Notizie dal Vaticano. Quando il suo documento fu letto ai 350 Padri conciliari, ci fu un'acclamazione: “Pietro ha parlato per bocca di Leone, Leone ha insegnato secondo pietà e verità”.




