Oggi la Chiesa ricorda i soldati cristiani che, provenienti da Tebe (Egitto), furono chiamati a combattere con la Legione Tebana, o Tebana, e fu loro ordinato di fare un sacrificio agli dei. Essi si rifiutarono e, al tempo del imperatori Diocleziano e Massimiano, furono martirizzati. La prima testimonianza documentale è una lettera di Sant'Eucherio, vescovo di Lione, a Salvio, circa 150 anni dopo gli eventi.
Il Martirologio Romano scrive: "Ad Agauno (oggi San Maurizio d'Agaune), nella regione del Vallese, nel paese degli Elvezi. Santi martiri Maurizio, Esuperio, Candide, che essendo soldati, secondo sant'Eucherio di Lione, furono sacrificati per la loro fede in Cristo, al tempo dell'imperatore Massimiano (302 circa)". Anche San Basilio e Santa Emerita, martiri romani, sono ricordati oggi.
In questa data, la liturgia ricorda anche i cosiddetti "martiri di Valencia" e i "martiri di Granada", che furono vittime della guerra di Secessione. persecuzione del XX secolo in Spagna. Quelli di Valencia sono guidati dal Beato José Aparicio Sanz, e sono 233, beatificati nel marzo 2001 da San Giovanni Paolo II a Roma. Erano sacerdoti, religiosi e laici, giovani e anziani. D'altra parte, nel 2007, Benedetto XVI beatificato anche a Roma a 498 martiri del XX secolo.
Ieri, San Matteo, Apostolo ed Evangelista
Località come Logroño, Oviedo e Salerno (Italia) hanno celebrato San Matteo, apostolo ed evangelista, ieri, 21 settembre. Matteo era un esattore delle tasse a Cafarnao, ricorda la giorni dei santi vaticani. Un giorno, mentre era seduto sul suo posto di lavoro, udì una voce diversa. Gesù gli disse: "Seguimi". Si alzò e lo seguì (Matteo 9, 9-13). La vita di San Matteo non fu più la stessa di prima.
Oltre che nel Vangelo, San Matteo è citato anche negli Atti degli Apostoli. L'annuncio della Buona Novella di Cristo era la sua missione. Le sue reliquie si trovano nella cripta della cattedrale di Salerno (Italia), dove viene celebrato il 21 settembre con una solenne processione.
San Matteo ha scritto il Vangelo che porta il suo nome pensando ai cristiani di origine ebraica, afferma Vatican News. Nel testo egli sottolinea che Gesù è il Messia che realizza le promesse dell'Antico Testamento.