Evangelizzazione

San Maurizio e i compagni della Legione Tebea e i martiri del XX secolo

Il 22 settembre la liturgia ricorda San Maurizio e i suoi compagni della Legione Tebea dell'esercito romano, cristiani che rifiutarono di sacrificare agli dei e furono martirizzati all'inizio del IV secolo. Si celebrano anche i martiri della persecuzione religiosa del XX secolo in Spagna. Ieri era San Matteo, apostolo ed evangelista.

Francisco Otamendi-22 settembre 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
Il martirio di San Maurizio. El Greco.

Il Martirio di San Maurizio, El Greco (Monastero Reale di San Lorenzo de El Escorial, Wikimedia commons).

Oggi la Chiesa ricorda i soldati cristiani che, provenienti da Tebe (Egitto), furono chiamati a combattere con la Legione Tebana, o Tebana, e fu loro ordinato di fare un sacrificio agli dei. Essi si rifiutarono e, al tempo del imperatori Diocleziano e Massimiano, furono martirizzati. La prima testimonianza documentale è una lettera di Sant'Eucherio, vescovo di Lione, a Salvio, circa 150 anni dopo gli eventi.

Il Martirologio Romano scrive: "Ad Agauno (oggi San Maurizio d'Agaune), nella regione del Vallese, nel paese degli Elvezi. Santi martiri Maurizio, Esuperio, Candide, che essendo soldati, secondo sant'Eucherio di Lione, furono sacrificati per la loro fede in Cristo, al tempo dell'imperatore Massimiano (302 circa)". Anche San Basilio e Santa Emerita, martiri romani, sono ricordati oggi. 

In questa data, la liturgia ricorda anche i cosiddetti "martiri di Valencia" e i "martiri di Granada", che furono vittime della guerra di Secessione. persecuzione del XX secolo in Spagna. Quelli di Valencia sono guidati dal Beato José Aparicio Sanz, e sono 233, beatificati nel marzo 2001 da San Giovanni Paolo II a Roma. Erano sacerdoti, religiosi e laici, giovani e anziani. D'altra parte, nel 2007, Benedetto XVI beatificato anche a Roma a 498 martiri del XX secolo.

Ieri, San Matteo, Apostolo ed Evangelista

Località come Logroño, Oviedo e Salerno (Italia) hanno celebrato San Matteo, apostolo ed evangelista, ieri, 21 settembre. Matteo era un esattore delle tasse a Cafarnao, ricorda la giorni dei santi vaticani. Un giorno, mentre era seduto sul suo posto di lavoro, udì una voce diversa. Gesù gli disse: "Seguimi". Si alzò e lo seguì (Matteo 9, 9-13). La vita di San Matteo non fu più la stessa di prima.

Oltre che nel Vangelo, San Matteo è citato anche negli Atti degli Apostoli. L'annuncio della Buona Novella di Cristo era la sua missione. Le sue reliquie si trovano nella cripta della cattedrale di Salerno (Italia), dove viene celebrato il 21 settembre con una solenne processione.

San Matteo ha scritto il Vangelo che porta il suo nome pensando ai cristiani di origine ebraica, afferma Vatican News. Nel testo egli sottolinea che Gesù è il Messia che realizza le promesse dell'Antico Testamento.

L'autoreFrancisco Otamendi

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