Vaticano

I temi discussi nell'ultima congregazione generale

Se si osservano i temi trattati dai cardinali, si può notare come essi si siano espressi negli ultimi giorni sia a favore delle linee principali promosse da Papa Francesco sia dei rischi che esse comportano.

Javier García Herrería-6 maggio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
ultima congregazione generale

©CNS/Kendall McLaren

La dodicesima e ultima Congregazione generale dei cardinali, prima dell'inizio del conclave per l'elezione del nuovo Papa, si è svolta martedì 6 maggio alle 9.00. Vi hanno partecipato 173 cardinali, tra cui 130 elettori, e sono stati registrati 26 interventi che hanno affrontato molte questioni centrali per il futuro della Chiesa.

Le priorità del nuovo pontificato

La sessione è iniziata, come di consueto, con un momento di preghiera. Gli interventi hanno "ribadito la consapevolezza che molte delle riforme promosse da Papa Francesco devono continuare": la lotta agli abusi, la trasparenza economica, la riorganizzazione della curia, la sinodalità, l'impegno per la pace e la cura del creato.

Uno degli aspetti centrali emersi negli interventi è il profilo desiderato del prossimo Papa: "È emerso il profilo di un Papa pastore, maestro di umanità, capace di incarnare il volto di una Chiesa samaritana, vicina ai bisogni e alle ferite dell'umanità". In questo tempo "segnato da guerre, violenze e forti polarizzazioni", si cerca una figura di guida spirituale che ispiri "misericordia, sinodalità e speranza".

Potere papale e unità

Alcuni interventi si sono concentrati su questioni canoniche e hanno riflettuto "sul potere del Papa". Sono state discusse anche "le divisioni all'interno della Chiesa e della società e il modo in cui i cardinali sono chiamati oggi a esercitare il loro ruolo in relazione al Papato".

L'esigenza di rendere più significative le riunioni del Collegio Cardinalizio durante il ConsistoriL'incontro ha ricordato anche "i martiri della fede", soprattutto nelle aree in cui i cristiani sono perseguitati. Sono stati ricordati anche i "martiri per la fede", soprattutto nelle zone in cui i cristiani sono perseguitati.

Impegno per il clima, ecumenismo e pace

Ha parlato della Giornata mondiale dei poveri e del suo rapporto con la Solennità di Cristo Re, sottolineando che "la vera regalità del Vangelo si manifesta nel servizio".

Tra le urgenze pastorali, la sfida del cambiamento climatico è stata riaffermata come "una sfida globale ed ecclesiale". È stato ripreso anche il dialogo ecumenico, con riferimenti al Concilio di Nicea e alla possibilità di una data comune per la celebrazione della Pasqua.

La Congregazione si è conclusa con la lettura di un comunicato ufficiale: "un appello rivolto alle parti coinvolte nei vari conflitti internazionali". In esso i cardinali hanno chiesto "un cessate il fuoco permanente e l'inizio di negoziati che portino a una pace giusta e duratura, nel rispetto della dignità umana e del bene comune".

Atti simbolici

Durante la sessione è stata annunciata anche la cancellazione dell'Anello del Pescatore e del Sigillo di Piombo, segni distintivi del precedente pontificato. Infine, "sono stati presi alcuni accordi pratici per il programma dei cardinali elettori durante la sessione di lavoro". conclave". L'incontro si è concluso alle 12.30 e non sono previste altre congregazioni generali.

Per saperne di più
Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.