Benito Daza de Valdés (1591–1634) era un ecclesiastico domenicano e pioniere nell'ottica e nell'optometria, nato a Cordova il 31 marzo 1591. Educato da suo zio, canonico della collegiata di San Hipólito, Benito si laureò in Lettere e Filosofia nel 1606 all'Università di Siviglia. Esercitò la professione di notaio presso il tribunale inquisitorio di Siviglia e nel 1623 pubblicò la sua unica opera conosciuta, «Uso de los antoios» (con antoios si riferisce agli occhiali, cioè agli occhiali da vista). L'opera rivela aspetti della vita personale di Daza. Durante l'infanzia soffrì di gravi malattie, tra cui la zoppia e il «mal de piedra». La sua devozione alla Vergine della Fuensanta è espressa nella dedica, dove ringrazia la Vergine per la miracolosa guarigione dalle sue malattie.
L'opera, divisa in tre libri, si distingue per essere il primo studio sistematico sulle lenti correttive della vista. Il Libro Primo affronta l'anatomia e le proprietà degli occhi, discutendo le condizioni essenziali per una buona visione. Inoltre, classifica i difetti visivi in naturali e acquisiti. Il secondo libro, «De los remedios de la vista por medio de los antojos» (I rimedi per la vista attraverso gli occhiali), presenta dieci capitoli in cui Daza esplora la fabbricazione e le differenze tra occhiali concavi e convessi. Affronta anche l'ingrandimento e la riduzione delle immagini, nonché la gradazione degli occhiali seguendo una scala simile all'attuale diottria. Il Libro Terzo consiste in quattro dialoghi tra un malato, un ottico e un medico, in cui descrive casi clinici comuni nella determinazione delle lenti correttive. Spiega anche come operare la cataratta.
Sebbene l'opera di Daza passò inosservata ai suoi tempi, fu riscoperta nel 1901 dallo storico Von Rohr, che fece conoscere ad altri autori l'importanza del suo lavoro nel campo delle lenti correttive. Il suo contributo all'ottica e all'optometria è ora riconosciuto come una pietra miliare nell'evoluzione di questa scienza. Per questo motivo, l'Istituto di Ottica del CSIC è stato chiamato Istituto Daza de Valdés in suo onore.
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