Vaticano

Borgo Laudato Si': la residenza estiva del Papa e il sogno di prendersi cura del creato

Visitate la "cattedrale naturale" di Castel Gandolfo, vicino a Roma, e il centro di formazione all'ecologia integrale inaugurato da Papa Leone XIV.

Luísa Laval-25 settembre 2025-Tempo di lettura: 3 minuti
Borgo Laudato si'

©Luisa Laval

"Dove la bellezza ha messo radici". È questo il motto che apre la visita alla Villa Pontificia di Castel Gandolfo, dove Papa Leone XIV trascorre buona parte del mese di luglio e si reca ogni settimana (il martedì, consueto giorno di riposo per i pontefici). All'inizio di settembre ha inaugurato Borgo Laudato Si', un'iniziativa promossa dal suo predecessore Francesco che ospita un centro di sviluppo e formazione in ecologia integrale.

I visitatori trovano una vera e propria oasi nascosta a circa 40 minuti di treno da Roma. È una buona opzione per sfuggire alle strade affollate della Città Eterna e contemplare la combinazione della bellezza della natura e dell'architettura romana. Il sito è stato aperto al pubblico nel 2014, quando Papa Francesco non utilizzava più la residenza papale, poiché non aveva l'abitudine di prendersi delle vacanze.

La villa ha un passato grandioso: il sito dove oggi sorge Castel Gandolfo si trovava nell'antica città di Alba Longa, leggendario luogo di nascita di Romolo e Remo. Serviva come luogo di riposo per la nobiltà romana. L'imperatore Domiziano (81-96 d.C.) aveva qui un'immensa villa di campagna, con padiglioni, giardini e acquedotti, i cui resti sono ancora oggi visibili durante la visita guidata. Anche l'imperatore Adriano (117-138 d.C.) utilizzò la villa fino a quando non aprì Villa Adriana a Tivoli, un altro rifugio alla periferia di Roma.

Fu Papa Urbano VIII Barberini (1623-1644) a trasformare il castello in una residenza estiva papale, affidando il progetto a Gian Lorenzo Bernini. Da allora divenne il "palazzo estivo dei papi". Durante la Seconda guerra mondiale, la proprietà ospitò rifugiati di ogni provenienza, compresi gli ebrei. Oggi il complesso papale si estende su 55 ettari.

La visita

La visita guidata (a piedi o con un minibus elettrico) si svolge nei Giardini Barberini, costruiti sul sito dell'antica villa di Domiziano. Sono enormi (30 ettari) e di grande valore storico e botanico e contengono rovine romane, come i resti del teatro, criptoportici e strutture imperiali. Spicca un corridoio che fungeva da "giardino d'inverno" dell'imperatore, lungo 300 metri: oggi se ne conservano 120 metri e la struttura è ancora visibile.

Il visitatore viene introdotto alla storia degli alberi piantati, con riferimenti biblici: alti cipressi, che simboleggiano la lotta verso il cielo e l'immortalità; ulivi, che nel Nuovo Testamento sono la pianta reale per l'ingresso di Cristo a Gerusalemme, che simboleggiano Cristo stesso e la Chiesa; e persino un leccio di 800 anni, che evoca lo stesso tipo di albero da cui è stata ricavata la croce di Gesù. La maggior parte degli alberi ha foglie sempreverdi, che rappresentano stabilità ed eternità.

Durante la visita è possibile vedere anche fontane barocche, percorsi geometrici tipici del giardino rinascimentale italiano e aree agricole (frutteti, alberi da frutto, vigneti) che ancora oggi producono olio e vino utilizzati nelle cerimonie vaticane.

In questo luogo è facile applicare le parole di Papa Leone, che definiva il giardino come una "cattedrale naturale". "Riprendendo quasi implicitamente il racconto della Genesi, Gesù sottolinea il posto speciale riservato, nell'atto creativo, all'essere umano: la creatura più bella, fatta a immagine e somiglianza di Dio. Ma a questo privilegio è associata una grande responsabilità: quella di prendersi cura di tutte le altre creature, rispettando il progetto del Creatore".

Borgo Laudato Si': il seme del cambiamento

Papa Francesco, nel creare il Borgo Laudato Si' nella sua residenza di Castel Gandolfo, ha voluto assicurarsi che fosse guidato dai principi dell'enciclica. Laudato Si'pubblicato nel maggio 2015. Il progetto si sviluppa attorno a tre assi: educazione all'ecologia integrale, economia circolare e generativa e sostenibilità ambientale.

Il Borgo unisce due anime: il Centro di Alta Formazione Laudato Si', cuore educativo del progetto, e un sistema agricolo basato sugli stessi principi.

Ora, oltre alle bellezze naturali, il villaggio diventa un grande centro per attività di formazione per studenti, professionisti e comunità vulnerabili. Ogni anno, il complesso ospiterà fino a 2.000 studenti provenienti da tutto il mondo, compresi i giovani con disabilità, inviati dalle diocesi.

In occasione dell'inaugurazione dello spazio, avvenuta il 5, Papa Leone ha visitato l'intera struttura a bordo di un golf cart elettrico e ha salutato i responsabili dell'amministrazione del Borgo e le famiglie dei dipendenti e degli studenti. L'incontro ha lasciato immagini che hanno conquistato il mondo, come il momento in cui si è fermato a dare da mangiare a dei pesci o quando gli è stato presentato un vitello.

Il Papa ha ricordato che Cristo invitò i discepoli a guardare "gli uccelli del cielo" e a osservare "come crescono i gigli del campo". Il Pontefice ha osservato come la flora e la fauna siano spesso protagoniste delle parabole evangeliche, ma in questo caso l'invito serve a "comprendere il disegno originario del Creatore".

"Tutto è stato sapientemente ordinato, fin dall'inizio, affinché tutte le creature contribuissero alla realizzazione del Regno di Dio. Ogni creatura ha un ruolo importante e specifico nel suo piano e ognuna è una 'cosa buona', come sottolinea il Libro della Genesi", ha aggiunto.

Per saperne di più
Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.