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Leone XIV invita Netanyahu a cessare gli attacchi e a riattivare i negoziati su Gaza

Leone XIV ha potuto incontrare oggi il Patriarca latino di Gerusalemme e il Primo Ministro di Israele.

Redazione Omnes-18 luglio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti

Il Papa ha potuto parlare telefonicamente con il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, dopo l'attacco di ieri dell'esercito israeliano. contro la Chiesa della Sacra Famiglia a Gazache ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre, alcune in modo grave. Lo riferisce la Sala Stampa della Santa Sede in un comunicato.

In questa conversazione, secondo la nota, il Papa ha ribadito il suo appello per un immediato cessate il fuoco e la riattivazione di un processo di negoziazione di pace per l'area.

Leone XIV ha espresso al leader israeliano la sua preoccupazione per la situazione umanitaria della popolazione di Gaza e ha sottolineato "l'urgenza di proteggere i luoghi di culto e soprattutto i fedeli e tutte le persone in Palestina e in Israele".

Conversazione con il Patriarca di Gerusalemme

Questo colloquio con l'autorità politica non è stato l'unico che il Papa ha avuto nelle ultime ore per conoscere e manifestare la sua disponibilità ad aiutare nella situazione della guerra che sta devastando la Terra Santa da più di un anno.

Il pontefice ha potuto parlare con il Il cardinale Pierbattista PizzaballaIl Patriarca latino di Gerusalemme poco prima di arrivare alla chiesa attaccata.

Il cardinale si è recato nella zona dell'attentato insieme a Sua Beatitudine Theophilos III, patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, "come parte di una delegazione ecclesiastica, esprimendo la comune sollecitudine pastorale delle Chiese di Terra Santa e la loro preoccupazione per la comunità di Gaza", come riportato dal Patriarcato latino di Gerusalemme.

Il cardinale Pizzaballa ha voluto "valutare personalmente i bisogni umanitari e pastorali della comunità, per aiutare a guidare la presenza e la risposta continua della Chiesa".

Inoltre, nelle ultime ore, e su richiesta della Patriarcato latinoe in coordinamento con i partner umanitari, "ha garantito l'accesso per la consegna di assistenza essenziale non solo alla comunità cristiana, ma anche al maggior numero possibile di famiglie". Questo includeva centinaia di tonnellate di scorte alimentari, oltre a kit di pronto soccorso e attrezzature mediche di emergenza. Inoltre, il Patriarcato ha assicurato l'evacuazione dei feriti nell'attacco verso istituzioni mediche al di fuori di Gaza, dove riceveranno cure mediche".

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