Spagna

Crimini d'odio e pornografia, le priorità della Conferenza episcopale spagnola

La Conferenza episcopale spagnola ha approvato la creazione di un ufficio per la denuncia e il conteggio dei crimini di odio religioso e un Progetto a favore della dignità della persona, in relazione alla pornografia e alle sue conseguenze.

Javier García Herrería-20 giugno 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
pornografia

La Commissione permanente della Conferenza episcopale spagnola (CEE) ha tenuto la sua riunione ordinaria il 17 e 18 giugno presso la sede della CEE a Madrid. Nella conferenza stampa tenuta oggi dal Segretario generale, mons. García Magán, sono stati riportati i principali temi discussi durante l'incontro, tra cui l'approvazione di un nuovo Ufficio per l'accoglienza delle denunce di crimini d'odio e reati per motivi religiosi.

Questo nuovo Ufficio, dipendente dalla CEE, è stato creato con l'obiettivo di promuovere la difesa della libertà religiosa e rispondere alle aggressioni subite dai fedeli cattolici in Spagna. Le sue funzioni includono la preparazione e la diffusione di un rapporto annuale sui crimini e i reati di matrice religiosa, la sensibilizzazione delle diocesi su questi attacchi e il mantenimento del dialogo con le altre confessioni religiose e con le entità nazionali e internazionali impegnate nella difesa della libertà religiosa.

Progetti per il futuro

Durante l'incontro sono proseguiti anche i lavori per la stesura degli Orientamenti pastorali della CEE per il quadriennio 2026-2030. Il documento sarà esaminato dalla prossima Commissione permanente e sottoposto all'approvazione dell'Assemblea plenaria di novembre.

D'altra parte, Miguel Garrigós, direttore della segreteria del Sottocommissione episcopale per la famiglia e la difesa della vita, ha presentato lo stato di avanzamento dei lavori. Progetto a favore della dignità umanache si concentra sull'analisi dell'impatto della pornografia e delle sue conseguenze. Questo progetto è passato da una fase di studio a una nuova fase di lavoro trasversale tra le diverse commissioni episcopali. L'obiettivo è presentare a novembre un piano articolato su tre assi fondamentali: sensibilizzazione, prevenzione e accompagnamento.

Rafforzare la pastorale vocazionale

Luis Argüello ha presentato nuove proposte per riorganizzare il lavoro del Servizio di pastorale vocazionale, dopo il Congresso "Per chi sono?", svoltosi lo scorso febbraio. Il vescovo ha sottolineato la necessità di consolidare una cultura vocazionale che promuova il dialogo tra le diverse vocazioni, dando continuità al processo avviato e rafforzando la rete dei servizi diocesani di pastorale vocazionale.

Con questi passi, la Conferenza episcopale riafferma il suo impegno nella difesa della fede, dell'accompagnamento pastorale e della dignità umana in un contesto sociale sempre più impegnativo per i credenti.

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