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I cristiani, chiave della stabilità del Libano

Omnes-5 dicembre 2017-Tempo di lettura: < 1 minuto

Nelle ultime settimane, Papa Francesco ha lanciato frequenti appelli a pregare per la pace in Medio Oriente e per la stabilità in Libano. Sullo sfondo, la tensione tra Arabia Saudita e Iran. Il Patriarca maronita, cardinale Bechara Boutros Raï, ha tenuto uno storico incontro a Riyadh (Arabia) con il principe ereditario Mohammed bin Salman.

Rafael Miner

L'Arabia Saudita e l'Iran non stanno combattendo solo contro le loro particolari battaglia a Yemen o del Qatar. Il Paese dei cedri, il Libano, dove il 40% dei 4,5 milioni di abitanti è cristiano, cosa che non accade in altri Paesi del Medio Oriente, è ora colpito con preoccupante intensità.

Quello che sta accadendo a Beirut, e per estensione in tutto il Libano, non può essere considerato normale. Nel marzo 2014, il presidente Suleiman ha concluso il suo mandato e si è dimesso. Le rivalità politiche sono aumentate, a causa della terribile guerra al confine con la Siria. Infine, nell'ottobre 2016, grazie soprattutto al patriarca maronita Bechara Boutros Raï, che ha invitato a un atteggiamento responsabile, le parti hanno raggiunto un accordo con l'elezione del nuovo presidente stabile del Libano, il cristiano Michel Aoun.

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