Cinema

Grande furto, piccolo ladro 

La serie, composta da sei episodi (e in attesa di una seconda stagione), si ispira a un fatto realmente accaduto: tra il 2011 e il 2012, alcuni ladri hanno rubato quasi 10.000 barili di sciroppo nel corso di diversi mesi.

Pablo Úrbez-11 dicembre 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
Grande furto, piccolo ladro 

In un piccolo villaggio del Canada francofono si concentra quasi tutta la produzione mondiale di sciroppo d'acero. Ruth Clarke, che vive della vendita di sciroppo e il cui marito è in coma, subisce la gestione corrotta e dispotica della Federazione dei produttori di sciroppo. Remy Bouchard, dal canto suo, è un quarantenne che vive ancora a casa del padre e lavora come guardia di sicurezza nel magazzino della Federazione. Infine, Mike Byrne appartiene a una famiglia di mafiosi, ma nessuno gli affida lavori seri a causa della sua inettitudine, quindi fa da fattorino. Questi tre personaggi decidono di intraprendere insieme il furto di centinaia di barili di sciroppo, del valore di milioni di dollari.

Il termine appiccicoso che dà il titolo a questa serie, significherebbe appiccicosoin riferimento allo sciroppo d'acero. Si tratta di una serie locale, di produzione canadese, con riferimenti geografici e culturali pienamente attribuibili alla regione francofona del Canada, ma universale nello sviluppo della storia, nella caratterizzazione dei personaggi e nel modo di narrare. L'appiccicoso è una tragicommedia, che alterna la comicità dovuta alle situazioni tragiche subite dai suoi personaggi, con la suspense e il dramma sullo sfondo. Una delle sue maggiori virtù è la moderazione nel saper ridicolizzare in ogni momento, mettendo a nudo l'assurdità delle situazioni e usando l'arguzia, oltre a dare credibilità al dramma dei protagonisti e a spingere lo spettatore a empatizzare con loro.

La serie in sei puntate (con una seconda stagione in arrivo) è ispirata a un fatto realmente accaduto: tra il 2011 e il 2012, i ladri hanno rubato quasi 10.000 barili di sciroppo nell'arco di alcuni mesi. Un cartello all'inizio di ogni episodio ci informa di questa circostanza, ma proprio per indicare che non si intende ricostruire quell'episodio. Non si tratta, quindi, di una serie storica, ma si basa su un succoso aneddoto per disegnare tre personaggi simpatici e plasmare questo lavoro secondo gli schemi delle storie di grandi rapine: ideare il piano, armare il materiale ed eseguirlo, con le relative sottotrame. È una storia che ha come protagonisti i reietti della società, il cui valore va di pari passo con il successo o il fallimento del loro ambizioso piano. 

L'autorePablo Úrbez

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