Vaticano

Di cosa parlano i cardinali nelle congregazioni generali?

Nelle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave, i cardinali hanno discusso l'urgenza di un'efficace evangelizzazione, la polarizzazione interna, gli abusi e gli scandali finanziari e la critica situazione finanziaria della Santa Sede.

Javier García Herrería-2 Maggio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
congregazioni generali

Foto CNS/Media Vaticani

Alle 9 di questa mattina, nell'Aula Nuova del Sinodo, si è aperta l'Ottava Congregazione Generale con la consueta preghiera. Alla sessione hanno partecipato oltre 180 cardinali, tra cui più di 120 elettori. Il Vaticano ha riferito i principali temi discussi.

Nel corso della mattinata, 25 cardinali hanno preso la parola per presentare le loro riflessioni e proposte sul futuro della Chiesa. Gli interventi hanno ruotato intorno a temi fondamentali, evidenziando l'urgenza di un'evangelizzazione profonda ed efficace, rivolta soprattutto alle giovani generazioni. È stata sottolineata la visione di una Chiesa fraterna e missionaria, seguendo l'impulso del pontificato di Papa Francesco.

Alcuni problemi

Un'attenzione particolare è stata riservata alle Chiese orientali, molte delle quali segnate dalla sofferenza, ma anche da una testimonianza di fede esemplare. Diversi cardinali hanno anche insistito sulla necessità di comunicare il Vangelo con autenticità e coerenza a tutti i livelli della vita ecclesiale, sottolineando che l'amore fraterno è il primo annuncio, come insegna il Vangelo.

Sono stati affrontati con chiarezza anche temi dolorosi come gli abusi sessuali e gli scandali finanziari. Secondo Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, questi temi sono stati trattati come "una ferita" che deve essere tenuta aperta per garantire una costante consapevolezza del problema e per promuovere modi concreti di guarigione.

Tra gli altri temi discussi, la centralità della liturgia, l'importanza del diritto canonico e il valore della sinodalità come espressione di missione e collegialità, nonché la necessità di rispondere al secolarismo con fermezza pastorale.

La sessione si è conclusa con una riflessione sulla continuità spirituale e pastorale tra i pontificati di San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco e sul ruolo dell'Eucaristia nel compito di evangelizzazione.

È stato invece confermato che due cardinali elettori non parteciperanno al prossimo Conclave: il cardinale Antonio Cañizares Llovera, arcivescovo metropolita emerito di Valencia, e il cardinale John Njue, arcivescovo metropolita emerito di Nairobi. Sono ancora quattro i cardinali elettori che dovrebbero arrivare a Roma.

Nei giorni precedenti

Nei giorni scorsi, la sala stampa vaticana ha spiegato che i cardinali hanno analizzato la situazione finanziaria della Santa Sede, che presenta un deficit di 83,5 milioni di euro registrato nel 2023, sollevando preoccupazioni sulla sostenibilità economica della Chiesa e sulla necessità di una gestione più trasparente ed efficiente.

I cardinali hanno riconosciuto l'esistenza di significative divisioni all'interno della Chiesa, in particolare sulla sinodalità e sulle riforme portate avanti durante il pontificato di Francesco. Questa polarizzazione è vista come una "ferita" che richiede attenzione e guarigione.

Per quanto riguarda gli abusi sessuali e gli scandali finanziari, è stata affrontata la necessità di mantenere viva la consapevolezza di questi problemi, considerati come ferite aperte, al fine di individuare modi concreti per sanarli ed evitare che si ripetano in futuro.

Cappella Sistina

Infine, è stato riferito che questa mattina è stato installato il camino sul tetto della Cappella Sistina, un simbolo chiave nel processo del Conclave. La Cappella è chiusa al pubblico da domenica, mentre si stanno ultimando i preparativi per l'inizio del processo di elezione papale.

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