Papa Leone XIV questa mattina a Roma, in occasione del Giubileo delle famiglieIl messaggio della Chiesa ai bambini, ai nonni e agli anziani, la famiglia e il valore dei "santi matrimoni" che la Chiesa propone come testimoni esemplari. Così facendo, la Chiesa "ci dice che il mondo di oggi ha bisogno dell'alleanza coniugale per conoscere e accettare l'amore di Dio e per vincere, con il suo potere di unire e riconciliare, le forze che distruggono le relazioni e le società".
Alcuni dei matrimoni menzionati dal Papa furono Luigi e Celia Martin, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, il Beato Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, e la famiglia polacca Ulma.
Il Papa ha anche sottolineato che "nella famiglia la fede si trasmette insieme alla vita, di generazione in generazione: è condivisa come il pane sulla tavola e gli affetti del cuore. Questo la rende un luogo privilegiato per incontrare Gesù, che ci ama e vuole sempre il nostro bene".
E ha ricordato che "abbiamo ricevuto la vita prima ancora di desiderarla". Come ha insegnato Papa Francesco: "Siamo tutti figli, ma nessuno di noi ha scelto di nascere" (Angelus, 1° gennaio 2025). Ha poi sottolineato che "il futuro dei popoli nasce dal cuore delle famiglie".
Avvolti dal loro amore in un grande progetto
All'inizio della sua omelia, in una vera e propria giornata di festa delle famiglie, che ha riunito circa cinquantamila persone in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha fatto riferimento alle parole del Signore sull'unità, "ut omnes unum sint" (perché tutti siano uno), che San Giovanni riprende.
"Il Vangelo che abbiamo appena proclamato, ci mostra Gesù che, nell'Ultima Cena, prega per noi (cfr. Jn 17,20). Il Verbo di Dio fatto uomo, ormai prossimo alla fine della sua vita terrena, pensa a noi, suoi fratelli e sorelle, e diventa benedizione, supplica e lode al Padre, con la forza dello Spirito Santo", ha detto il Papa. "Anche noi, entrando con stupore e fiducia nella preghiera di Gesù, ci vediamo coinvolti, attraverso il suo amore, in un grande progetto che abbraccia l'intera umanità.
"Cristo chiede, infatti, che tutti possiamo essere "uno" (cfr. v. 21). Questo è il bene più grande che si possa desiderare, perché questa unione universale realizza tra le creature l'eterna comunione d'amore che è Dio stesso: il Padre che dà la vita, il Figlio che la riceve e lo Spirito che la condivide", ha proseguito.
La gioia del Papa
Più avanti, il Santo Padre ha sottolineato che, con le sue parole, "nella sua misericordia, Dio ha sempre voluto accogliere tutti gli uomini e le donne nel suo abbraccio; ed è la sua vita, che ci viene donata attraverso Cristo, che ci rende uno, che ci unisce gli uni agli altri. Ascoltare questo Vangelo oggi, durante il Giubileo delle famiglie e dei bambini, dei nonni e degli anziani, ci riempie di gioia".
Dopo la Santa Messa, il Papa ha anticipato il Regina caeli, cantato ancora una volta da Leone XIV, per il passaggio dei ciclisti del Giro d'Italia, occasione per ricordare alcune riflessioni dei Papi su questo sport, caro ai Pontefici. Nel 1946, Pio XII ricevette i partecipanti alla famosa corsa a tappe. E nel 1974, San Paolo VI diede il via al Giro. Papa Leone doveva salutare i ciclisti al loro passaggio.
Saluto alle famiglie nel Regina caeli
"Sono felice di accogliere tanti bambini, che riaccendono la nostra speranza. Saluto tutte le famiglie, piccole chiese domestiche, nelle quali si accoglie e si trasmette il Vangelo", ha detto Papa Leone XIV prima di intonare la preghiera mariana per i bambini che hanno ricevuto l'invito. Regina caeli.
Nelle sue parole, ha ricordato San Giovanni Paolo II. La famiglia", ha detto San Giovanni Paolo II, "ha la sua origine nell'amore con cui il Creatore abbraccia il mondo creato (cfr. Lettera di San Giovanni Paolo II). Gratissimam sane, 2). Che la fede, la speranza e la carità crescano sempre nella nostra vita. famiglie. Un saluto particolare ai nonni e agli anziani, che sono autentici modelli di fede e di ispirazione per le giovani generazioni, grazie per essere venuti", ha detto Papa Leone XIV.
Poi, dopo aver ricordato la celebrazione della Solennità dell'Ascensione del Signore, "una festa molto bella, che ci fa guardare verso la meta del nostro cammino terreno", il Pontefice ha citato una beatificazione avvenuta ieri a Braniewo (Polonia).
Sorelle che spendono la loro vita per il Regno di Dio
Questo sabato, infatti, "sono state beatificate Christophora Klomfass e quattordici suore della Congregazione di Santa Caterina, Vergine e Martire, uccise nel 1945 dai soldati dell'Armata Rossa nei territori dell'attuale Polonia. Nonostante il clima di odio e di terrore contro la fede cattolica, hanno continuato a servire i malati e gli orfani".
All'intercessione delle nuove beate martiri "affidiamo le religiose che in tutto il mondo spendono generosamente la loro vita per il Regno di Dio", ha aggiunto Papa Leone.
In conclusione, il Pontefice ha pregato la Vergine Maria di "benedire le famiglie e sostenerle nelle loro difficoltà. Penso in particolare a coloro che soffrono a causa della guerra in Medio Oriente, in Ucraina e in altre parti del mondo. Che la Madre di Dio ci aiuti a camminare insieme sulla via della pace".