- Francisco Otamendi
Nella Milano del IV secolo, la Chiesa era divisa da grandi conflitti e l'elezione di un nuovo vescovo si stava trasformando in un tumulto, che papa Leone XIV descrisse nella Pubblico del Giubileo dei catechisti.
"Si racconta che si alzò la voce di un bambino che gridò: "Ambrosio vescovo! E tutto il popolo gridò: "Ambrogio vescovo! E Ambrogio, che non era nemmeno battezzato, un catecumeno che si preparava al battesimo, è stato "uno dei vostri più grandi vescovi e dottore della Chiesa", ha detto il Papa.
Intuizioni nel popolo di Dio
Il Giubileo ci rende pellegrini di speranza, "perché avvertiamo un grande bisogno di rinnovamento che riguarda noi e tutta la terra", ha detto Leone XIV in un'assolata Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Catechisti, davanti a più di 35.000 pellegrini.
"Ho appena detto "intuiamo": questo verbo - intuire - descrive un movimento dello spirito, un'intelligenza del cuore che Gesù ha trovato soprattutto nei piccoli, cioè nelle persone di animo umile.
Spesso, infatti, le persone istruite hanno poche intuizioni, perché presumono di sapere tutto. "È bello, invece, avere ancora spazio nella mente e nel cuore perché Dio si riveli. Quale speranza quando nuove intuizioni nascono nel popolo di Dio!".
Infallibilità del popolo di Dio nella fede
Gesù si rallegra di questo, è pieno di gioia, ha proseguito il Pontefice, perché si rende conto che i piccoli percepiscono. Hanno il "sensus fidei", che è come un "sesto senso" delle persone semplici per le cose di Dio. Dio è semplice e si rivela ai semplici.
"Pertanto", ha sottolineato, "esiste un'infallibilità del popolo di Dio nella fede, di cui l'infallibilità del Papa è espressione e servizio" (cfr. Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 12; Commissione Teologica Internazionale, Il sensus fidei nella vita della Chiesa, 30-40)".
"Ambrogio, Vescovo!"
Ha poi ricordato quel momento della storia della Chiesa che dimostra come la speranza possa nascere dalla capacità di intuizione del popolo. Come il nome Ambrogio, Sant'Ambrogio, sia nato nel IV secolo a Milano, dal pianto di un bambino.
Ambrogio all'inizio non voleva, era persino scappato. Poi ha capito che era una chiamata di Dio, così si è lasciato battezzare e ordinare vescovo. "E diventa cristiano diventando vescovo", ha ricordato il Papa.
Dono dei piccoli alla Chiesa
"Vedete che grande dono hanno fatto i piccoli alla Chiesa? Anche oggi è una grazia da chiedere: diventare cristiani vivendo la chiamata che avete ricevuto! Siete madre, siete padre? Diventa cristiano come madre e padre. Sei un imprenditore, un operaio, un insegnante, un sacerdote, una suora? Diventa un cristiano sulla tua strada. La gente ha questo "fiuto": capisce se stiamo diventando cristiani o no. E può correggerci, può indicarci la strada di Gesù.
Sant'Ambrogio, nel corso degli anni, ha dato molto al suo popolo, ha sottolineato Leone XIV. Ad esempio, "inventò nuovi modi di cantare salmi e inni, di celebrare, di predicare. Egli stesso sapeva intuire, e così la speranza si moltiplicava. Agustin è stato convertito dalla sua predicazione e battezzato da lui. L'intuizione è un modo di aspettare, non dimentichiamolo!".
Che il Giubileo ci aiuti a diventare piccoli secondo il Vangelo per percepire e servire i sogni di Dio", ha concluso la catechesi.