Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato oggi la Nota Dottrinale Mater Populi fidelis (“Madre del popolo fedele”), un documento che affronta in modo teologicamente approfondito il significato e i limiti di alcuni titoli mariani, come ad esempio Corridore e Mediatore, La cooperazione della Vergine Maria all'opera di salvezza è correttamente intesa.
Il testo, firmato dal cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero, risponde alle numerose consultazioni ricevute negli ultimi decenni sulla devozione mariana. Il suo scopo principale è quello di chiarire il posto della Vergine nel mistero di Cristo, unico mediatore e redentore, e di offrire criteri sicuri di fronte a interpretazioni o espressioni inappropriate diffuse anche sui social network.
Maria, Madre e intercessione al servizio dell'unico Redentore
La Nota ribadisce la maternità spirituale di Maria e il suo ruolo unico nella storia della salvezza, ma sottolinea che la sua collaborazione deve essere sempre intesa come subordinata a Cristo. È sempre inopportuno usare il titolo di “Madre di Dio". Corridore per definire la cooperazione di Maria”, indica il testo, ricordando che tale termine può oscurare la mediazione unica di Gesù Cristo e «può generare confusione e uno squilibrio nell'armonia delle verità della fede cristiana».
Il documento sottolinea anche che Maria non è una dispensatrice di grazia divina, ma un'intercessione e un modello di fede. «Solo Dio può dare la grazia, e lo fa attraverso l'umanità di Cristo, poiché ‘la pienezza della grazia di Cristo uomo è il suo unigenito Figlio'», si legge in uno dei paragrafi.
Con un approccio pastorale ed ecumenico, la Nota dottrinale cerca di valorizzare la pietà mariana popolare, soprattutto quella dei poveri che “trovano la tenerezza e l'amore di Dio nel volto di Maria”, e allo stesso tempo di evitare esagerazioni teologiche che distorcono il messaggio evangelico.
Il documento comprende un ampio sviluppo biblico, patristico e magisteriale, ed è in linea con il Concilio Vaticano II, che propone un culto mariano “orientato al centro cristologico della fede cristiana, in modo che ‘mentre la Madre è onorata, il Figlio è debitamente conosciuto, amato e glorificato’. Insomma, la maternità di Maria è subordinata alla scelta del Padre, all'opera di Cristo e all'azione dello Spirito Santo».
“Più che porre dei limiti, Mater Populi fidelis cerca di accompagnare e sostenere l'amore per Maria e la fiducia nella sua intercessione materna”, conclude il cardinale Fernández.


				
					
		

