Spagna

La Spagna è ancora una volta il paese che invia il maggior numero di missionari

Secondo il rapporto 2024 delle Pontificie Opere Missionarie, la Spagna è il Paese che invia il maggior numero di missionari in tutto il mondo ed è anche il secondo territorio che contribuisce economicamente di più alle missioni.

Redazione Omnes-10 giugno 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
Missionari OMP

José María Calderón, direttore delle Pontificie Opere Missionarie Spagna, e Heliodoro Picazo, missionario in Guatemala (Flickr / OMP España)

Pontificie Opere Missionarie La Spagna ha presentato il 10 giugno il rapporto di attività. L'aspetto più rilevante dei dati è che la Spagna è ancora una volta il Paese del mondo che invia il maggior numero di missionari, arrivando a quasi 10.000. Di questi, circa 5.000 sono attivi, più della metà sono donne e la maggior parte si trova in America.

Preghiera e contributo finanziario

Oltre a questa buona notizia, José María CalderónIl responsabile dell'istituzione pontificia ha spiegato che i fondi messi a disposizione di Roma nel corso del 2024 sono stati superiori a quelli del 2023. Ciò è dovuto in parte all'aumento della raccolta fondi, ma anche alla riduzione dei costi di gestione e amministrazione. Il risultato è stato l'erogazione di quasi 15 milioni di euro, distribuiti tra 1.131 territori di missione. Questo fa della Spagna il secondo Paese che ha dato più soldi alle OMP.

Ma come ha sottolineato Heliodoro Picazo, un missionario che ha condiviso la sua testimonianza durante la conferenza stampa, il denaro non è l'unica o la più importante parte del contributo alle Pontificie Opere Missionarie. La preghiera è essenziale per sostenere le migliaia di uomini e donne che lasciano tutto e vanno ad evangelizzare, molti dei quali in luoghi remoti dove la loro vita è in pericolo.

Grazie al sacrificio dei missionari, un battesimo su tre nel mondo avviene nei territori di missione. Allo stesso modo, aumentano le vocazioni native, si aprono scuole cattoliche e centri medici e la fede si diffonde in tutto il mondo.

Mancanza di vocazioni missionarie

Nonostante le buone notizie, sia José María Calderón che Heliodoro Picazo hanno espresso preoccupazione per l'età avanzata della maggior parte dei missionari. L'età avanza, ma non ci sono abbastanza vocazioni per un ricambio generazionale che garantisca la continuità delle missioni in tutti i territori.

In questo senso, i due relatori hanno sottolineato l'importanza della preghiera e della formazione dei giovani alla fede cristiana, affinché coloro che si sentono chiamati da Dio a essere missionari rispondano generosamente all'invito.

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