Papa Leone XIV ha continuato questo mercoledì nella Pubblico La seconda sessione del ciclo di catechesi su "Gesù Cristo, nostro Salvatore", nel Giubileo della Speranza 2025, si è concentrata sul tema del Buon Samaritano e sulla compassione, che "prima di essere una questione religiosa, è una questione di umanità".
Il tema della meditazione era la parabola del Buon Samaritano, raccontata da San Luca: un uomo viene rapinato e picchiato dai ladri, e un samaritano ha pietà di lui. Prima, un levita e un sacerdote erano passati di lì e avevano proseguito per la loro strada.
Nei minuti precedenti l'udienza, Leone XIV ha fatto il giro di Piazza San Pietro in papamobile, dove ha salutato e benedetto numerosi pellegrini e fedeli venuti ad ascoltare il Santo Padre. Come di consueto, molte madri e padri hanno portato i bambini da benedire.
Festa dell'Ascensione del Signore
Tra le note forse più significative di questa mattina, oltre alle parole del Papa sulla compassione e la misericordia, la preparazione alla festa dell'Ascensione del Signore di domani, giovedì 29 maggio, che in non pochi luoghi viene spostata alla domenica.
Anche l'affettuoso benvenuto, come mercoledì scorso, "ai pellegrini e ai visitatori di lingua inglese che partecipano all'Udienza odierna, in particolare quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Norvegia, Ghana, Kenya, Australia, Cina, Hong Kong, India, Indonesia, Myanmar, Filippine, Corea del Sud, Taiwan, Vietnam, Canada e Stati Uniti d'America".
"Mentre ci prepariamo a commemorare l'Ascensione del Signore al cielo", ha detto, "prego che ognuno di voi e le vostre famiglie sperimentino un rinnovamento della speranza e della gioia. Che Dio vi benedica.
Pace in Ucraina e nella Striscia di Gaza
Al termine dell'udienza, prima di rivolgersi ai pellegrini di lingua italiana, di recitare il Padre Nostro e di impartire la Benedizione, il Papa ha manifestato la sua "vicinanza e preghiera" per il popolo ucraino, pregando affinché la guerra cessi. Ha anche lanciato un appello per la pace nella Striscia di Gaza, da dove si sentono le grida di madri e padri con i loro bambini in braccio. Leone XIV ha chiesto un "cessate il fuoco", il rilascio di tutti i prigionieri e ha pregato la Regina della Pace.
Nel suo saluto ai pellegrini di lingua araba, Papa Leone XIV ha detto che "siamo chiamati a essere misericordiosi, come è misericordioso il Padre nostro. La sua misericordia consiste nel guardare ogni essere umano con occhi di compassione. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male".
Parabola del Buon Samaritano: cambiare prospettiva, accogliere gli altri
Nella sua breve catechesi, il Papa ha esordito osservando: "In questa catechesi rileggiamo la parabola del Buon Samaritano. Il Signore la rivolge a un uomo che, pur conoscendo le Scritture, considera la salvezza come un diritto che gli spetta, qualcosa che si può acquisire".
"La parabola lo aiuta a cambiare prospettiva, passando dall'egocentrismo alla capacità di accogliere gli altri, sentendosi chiamato a farsi prossimo degli altri, indipendentemente da chi siano, e non solo a giudicare le persone che apprezza come vicine".
In seguito, il Santo Padre ha riassunto: "La parabola ci parla di compassione, di capire che prima di essere credenti dobbiamo essere umani. Il testo ci chiede di riflettere sulla nostra capacità di fermarci sulla strada della vita, di mettere l'altro al di sopra della nostra fretta e del nostro progetto di viaggio.
"Ci chiede di essere pronti", ha sottolineato, "a ridurre le distanze, a coinvolgerci, a sporcarci se necessario, a farci carico del dolore degli altri e a spendere ciò che è nostro, tornando a incontrarli, perché il nostro prossimo è per noi una persona vicina".
Una domanda per riflettere
Al momento dell'esame, il Pontefice ha posto una domanda: "Cari fratelli e sorelle, quando saremo anche noi capaci di interrompere il nostro cammino e avere compassione? Quando avremo capito che quell'uomo ferito sulla strada rappresenta ognuno di noi. E allora il ricordo di tutte le volte che Gesù si è fermato per prendersi cura di noi ci renderà più capaci di compassione.
Preghiamo, dunque, per crescere in umanità, affinché i nostri rapporti siano più veri e ricchi di compassione. Chiediamo al Cuore di Cristo la grazia di avere sempre più gli stessi sentimenti", ha concluso.