Vaticano

Leone XIV rivendica il voto di obbedienza nonostante il rischio di abusi

Durante un'udienza con diversi ordini religiosi, ha avvertito che, sebbene oggi sia vista come una rinuncia alla libertà, se vissuta bene rafforza la fede, la fedeltà e la maturità comunitaria.

Javier García Herrería-20 settembre 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
obbedienza

Il Papa durante l'udienza con i membri dei quattro ordini religiosi. ©CNS photo/Vatican Media

In un contesto in cui la Chiesa si trova ad affrontare la sfida di mantenere l'equilibrio tra l'obbedienza cristiana al superiore e la prevenzione degli abusi di potere e di coscienza, Papa Leone XIV ha coraggiosamente evidenziato il valore profondo del voto di obbedienza durante un'udienza con i membri di vari ordini religiosi.

"L'obbedienza, nel suo significato più profondo di ascolto attivo e generoso degli altri, è un grande atto d'amore con il quale accettiamo di morire a noi stessi per far crescere e vivere i nostri fratelli", ha detto il Pontefice il 18 settembre, rivolgendosi ai responsabili delle Suore Orsoline di Maria Immacolata, dei Missionari del Preziosissimo Sangue, dei Maristi e dei Frati Francescani dell'Immacolata.

Il Papa ha espresso il desiderio di riflettere "sull'importanza vitale dell'obbedienza come atto d'amore nella consacrazione religiosa. Gesù ce ne ha dato un esempio nel suo rapporto con il Padre: "Non cerco la mia volontà, ma quella di colui che mi ha mandato".

Andare controcorrente

Ricordando Sant'Agostino, il Papa ha sottolineato che questo grande Padre della Chiesa ha definito l'obbedienza come "figlia della carità". Ha anche sottolineato che, sebbene oggi possa essere impopolare parlare di obbedienza perché viene interpretata come una rinuncia alla libertà, questa percezione è sbagliata.

Parlare di obbedienza non è molto di moda al giorno d'oggi, perché è visto come una rinuncia alla libertà", ha detto il Papa. Ma non è così. Se professata e vissuta nella fede, l'obbedienza rivela un luminoso cammino di donazione che può aiutare il mondo a riscoprire il valore del sacrificio, la capacità di relazioni durature e la maturità della comunità che va oltre i sentimenti del momento, affermandosi nella fedeltà".

Ha concluso affermando che "l'obbedienza è una scuola di libertà nell'amore", incoraggiando gli ordini presenti a riscoprire la ricchezza spirituale di questo impegno nella vita comunitaria ed ecclesiale.

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