Ciò che il profeta Malachia descrive in forma sintetica nella prima lettura di oggi, Nostro Signore lo espone in modo più dettagliato nel Vangelo. Il profeta annuncia un “giorno” “in cui tutti i superbi e i malfattori saranno come pula; il giorno che viene li consumerà, dice il Signore dell'universo, e non lascerà loro né coppa né radice”.”.
È la distruzione totale di tutto il male e di tutti i malfattori. Al contrario, Malachia dice, “Ma voi che temete il mio nome, un sole di giustizia risplenderà su di voi e troverete salute alla sua ombra”.”. Per i malvagi, il fuoco della distruzione; per i giusti, lo stesso fuoco divino che ha il potere di distruggere agirà come un sole che riscalda e guarisce.
Gesù ci dice di più nel Vangelo e collega deliberatamente due cose: profetizza la distruzione del Tempio di Gerusalemme (che è effettivamente avvenuta nel 70 d.C.) e la mescola con riferimenti alla distruzione del mondo alla fine dei tempi. Spiega che i giusti saranno inghiottiti, almeno in parte, in questo fuoco. Sarà come un purgatorio, un fuoco di prova, anche se ancora sulla terra. E così i cristiani saranno perseguitati. “Vi consegneranno per essere torturati e uccisi, e tutti i popoli vi odieranno per causa mia”.”.
Anche noi potremmo essere tentati di essere terrorizzati da tali turbolenze. Ma il Signore ci dice: “Non allarmatevi, perché tutto questo deve avvenire, ma non è ancora la fine”.”. La distruzione di Gerusalemme fu un evento storico e i primi cristiani, ascoltando l'avvertimento di Cristo, fuggirono in tempo. La fine del mondo e tutti i disordini che l'accompagneranno sono un evento futuro. Ma ogni giorno i cristiani devono affrontare prove e persino persecuzioni per le nostre convinzioni; possiamo subire l'odio per amore di Cristo, soprattutto se ci battiamo per il vero insegnamento morale.
I profeti parlano del “giorno”Era anche un tema frequente nelle epistole di San Paolo (ad esempio, 2 Tim 1:12,18; 4:8). I profeti lo vedevano come un giorno di giudizio, di visita divina, in cui Dio avrebbe punito gli empi e premiato i giusti. Potrebbe trattarsi di un evento storico specifico, ma in definitiva sarebbe il giorno finale, il giorno della resa dei conti. Ma noi viviamo quel giorno ogni giorno. Ogni giorno siamo messi alla prova e ogni giorno potrebbe essere l'ultimo, quando ci troveremo davanti a Cristo: “Vegliate, perché non sapete né il giorno né l'ora”.” (Mt 25, 13).




