Vangelo

Con gli occhi di Giuseppe. Quarta domenica di Avvento (A)

Vitus Ntube ci commenta le letture della quarta domenica di Avvento (A) corrispondente al 21 dicembre 2025.

Vitus Ntube-18 dicembre 2025-Tempo di lettura: 2 minuti

Siamo alle porte del Natale, mancano solo tre giorni. L'Avvento sta volgendo al termine e il Vangelo di oggi ci racconta la storia della nascita di Gesù dal punto di vista di Giuseppe.

Dando uno sguardo alle letture della liturgia odierna, ci sorprende il numero di nomi che troviamo: Davide, Paolo, Maria, Giuseppe, Emmanuele, Gesù Cristo. Davide è il nome che ricorre in tutte le letture. La genealogia di Cristo è legata a Davide, eppure la profezia insiste sul fatto che la sua nascita è unica: “La vergine è incinta e darà alla luce un figlio, che chiamerà Emmanuele”.

Ecco il mistero: cosa c'entra una nascita verginale con Davide? Maria era discendente di Davide? Il ponte tra Davide e Cristo è Giuseppe, “figlio di Davide”. Giuseppe non contribuisce alla discendenza fisica, ma accogliendo Maria e dando un nome al Bambino, conferisce a Gesù una discendenza legale e messianica. Giuseppe è una delle grandi figure dell'Avvento. Egli ci insegna il giusto atteggiamento per prepararci alla venuta di Cristo. Papa Benedetto XVI direbbe che Giuseppe è una persona che incarna l'Avvento stesso. In Giuseppe, l'Avvento diventa quasi una persona.

Oggi ci concentriamo su Giuseppe. Nel Vangelo di oggi riceve l'annuncio e dà anche il suo fiat. ”Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie, perché il bambino che porta in grembo viene dallo Spirito Santo”. La sua risposta è semplice ma completa, simile a quella di sua moglie: “Quando Giuseppe si svegliò, fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé sua moglie”.

Con la sua annunziazione, egli accoglie Maria come sposa, ma accoglie anche Cristo come figlio. Accettando Maria, ha accettato Cristo. L'Incarnazione ha avuto luogo in lui, per così dire, accogliendo Cristo. Diventa così un modello per la devozione mariana, mostrandoci cosa significa accogliere Maria nella nostra vita. Giuseppe ha già fatto ciò che Giovanni avrebbe fatto ai piedi della Croce, ma in modo diverso. Il suo gesto anticipa ciò che avrebbe poi fatto l'apostolo Giovanni: “Ecco a tua madre”. Giovanni la prese come madre; Giuseppe la prese come moglie e accettò Cristo, il Bambino nel grembo di Maria, il Cristo nascosto. Questo è il nostro compito in questo Avvento e oltre: imparare ad accogliere Cristo, il Cristo nascosto che è intorno a noi, il Cristo che viene a noi in modi inaspettati. Siamo aperti alle diverse forme dell'annuncio e dell'incarnazione.

È risaputo che nella Bibbia non è riportata alcuna parola pronunciata da Giuseppe. Oggi ci viene ricordato che egli fece ciò che l'angelo del Signore gli aveva comandato, e una delle istruzioni che ricevette fu: “Lei darà alla luce un figlio, e tu gli porrai nome Gesù”. Giuseppe diede un nome a suo figlio, il figlio di Maria, il Figlio di Dio: Gesù. Quella fu forse la parola più importante che pronunciò nella sua vita: Gesù..

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