Il Sommo Pontefice Leone XIV ha approvato e ordinato di diffondere il formulario della Messa per la cura del creato ('pro custodia creationis'), con citazioni di Sant'Agostino, di Papa Benedetto XIV e dell'enciclica '...'.Laudato si' di Papa Francesco sulla cura della nostra casa comune, pubblicato il 24 maggio 2015, dieci anni fa.
Secondo il Decreto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, datato 8 giugno 2025, solennità di Pentecoste, Leone XIV, dopo la sua approvazione, "ha ordinato che questo formulario sia distribuito insieme alle letture bibliche appropriate". Il Decreto è scritto in latino, è allegato al testo, e "ora il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti lo promulga e lo dichiara testo tipico".
Il testo è firmato dal card. Arthur Roche, Prefetto del Dicastero, e dall'Arcivescovo Segretario, Mons. Vittorio Francesco Viola, O.F.M., intervenuti questa mattina in una conferenza stampa in Vaticano, insieme al Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Sant'Agostino, un punto di riferimento
Il Decreto è introdotto da una citazione biblica e da un'altra del Padre della Chiesa Agostino. "Le tue opere ti lodano (cfr. Pr 31,31; Dn 3,57), perciò ti amiamo, e ti amiamo perché le tue opere ti lodino (Agostino, Confessioni, 13,33)".
"Il mistero della creazione è l'inizio della storia della salvezza, che culmina in Cristo e dal mistero di Cristo riceve la luce decisiva; infatti, manifestando la sua bontà, "in principio Dio creò il cielo e la terra" (Gn 1,1), perché fin dall'inizio aveva in mente la gloria della nuova creazione in Cristo", continua il testo.
Il creato è minacciato (Papa Francesco)
"La Sacra Scrittura esorta a contemplare il mistero della creazione e a ringraziare incessantemente la Santissima Trinità per questo segno della sua benevolenza che, come un tesoro prezioso, deve essere amato, custodito e, allo stesso tempo, promosso e tramandato di generazione in generazione".
In questo momento, prosegue il testo citando l'enciclica di Papa Francesco, "è evidente che l'opera della creazione è seriamente minacciata dall'uso irresponsabile e dall'abuso dei beni che Dio ha affidato alla nostra cura (cfr. Laudato si'', n. 2)".
Per questo motivo, "si ritiene opportuno aggiungere alle Missae 'pro variis necessitatibus vel ad diversa' del Messale Romano la forma della Missa 'pro custodia creationis'".
Benedetto XVI: la creazione tende alla divinizzazione
Nell'Eucaristia "il mondo, uscito dalle mani di Dio, torna a Lui in gioiosa e piena adorazione: nel Pane eucaristico "la creazione tende alla divinizzazione, alle nozze sacre, all'unificazione con il Creatore stesso", ha sottolineato Benedetto XVI nell'omelia della Messa del Corpus Domini, il 15 giugno 2006.
"Per questo motivo, l'Eucaristia è anche una fonte di luce e di motivazione per la nostra preoccupazione per l'ambiente, e ci guida ad essere amministratori di tutto il creato" (Laudato si', n. 236).
Letture della Messa per la cura del creato
Parallelamente alla diffusione del decreto, è stato presentato il nuovo formulario della Messa per la cura del Creato ("pro custodia creationis") dal Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e da Monsignor Vittorio Francesco Viola, O.F.M., O.F.M., già citato.
La Messa "pro custodia creationis" comprende precise preghiere per l'introito, la colletta, l'antifona di comunione, ecc. e prevede letture dal Libro della Sapienza (Sap 13, 1-9), da Col 1, 15-20, e da Mt 6, 24-34 e Mt 8, 23-27 per il Vangelo.
Il nuovo formulario include testi tratti dall'enciclica "Laudato si'" di Papa Francesco, che non è solo un'enciclica ecologica, come è stato detto, ma "un'enciclica eco-sociale", ha detto l'arcivescovo Viola. L'arcivescovo ha sottolineato la dimensione teologico-liturgica della creazione, che si riflette nella forma. Alla domanda sulla paternità, ha risposto che hanno collaborato diversi dicasteri, ma l'autore è la Scrittura, i Padri e la Laudato si'".
"CLa salvaguardia del creato, una questione di fede e di umanità".
Ieri il Messaggio di Papa Leone XIV per la Giorno Preghiera mondiale per la cura del creato 2025, che si terrà il 1° settembre.
Nelle sue parole, il Pontefice ricorda la necessità di trasformare le parole in fatti, di agire con urgenza per la giustizia ambientale. In un mondo in cui i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti del cambiamento climatico, prendersi cura del creato diventa una questione di fede e di umanità, ha detto il Papa.
La giustizia ambientale non è più un concetto astratto o un obiettivo lontano, ma un'urgenza che va oltre la semplice tutela dell'ambiente, aggiunge il Papa. Essa riguarda infatti la giustizia sociale, economica e antropologica: "Per i credenti, inoltre, è una necessità teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è stato creato e redento. In un mondo in cui i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dell'inquinamento, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità".
Leone XIV ha ricordato il progetto "Borgo Laudato si'" a Castel Gandolfo, come "un esempio di come vivere, lavorare e costruire comunità applicando i principi dell'enciclica". Laudato si'".
L'auspicio è che l'enciclica di Papa Francesco continui a essere fonte di ispirazione affinché "l'ecologia integrale sia sempre più scelta e condivisa come via da seguire", e per moltiplicare semi di speranza da "custodire e coltivare".