Vangelo

Cosa ci serve per essere salvati. 26ª domenica del Tempo Ordinario (C)

Joseph Evans commenta le letture della 23ª domenica del Tempo Ordinario (C) del 28 settembre 2025.

Giuseppe Evans-25 settembre 2025-Tempo di lettura: 2 minuti

Gesù racconta una parabola su ciò che accade quando si amano il denaro e le ricchezze. Parla di un uomo ricco che viveva circondato dal lusso, ignorando completamente il povero che viveva sulla soglia di casa sua. Il povero muore e trova conforto nell'aldilà. L'uomo ricco muore e va all'inferno.

Il messaggio chiave della parabola è che non possiamo essere indifferenti ai poveri e alle loro necessità. Non possiamo vivere egoisticamente nel benessere mentre sfruttiamo i poveri o viviamo a loro spese. Saremo puniti per questo nella prossima vita. I poveri e i miserabili saranno consolati; coloro che li sfruttano saranno puniti. Inoltre, saremo puniti non solo per aver abusato o sfruttato i poveri, ma anche per averli ignorati. Saremo puniti per il male che abbiamo fatto e per il bene che non abbiamo fatto.

Il ricco della parabola non ha trattato male il povero: non lo ha cacciato, lo ha semplicemente ignorato, mentre lui viveva circondato dal lusso, "Vestiva di porpora e lino e banchettava ogni giorno".. La tintura viola se la potevano permettere solo i ricchi. Il ricco non gli avrebbe dato nemmeno i suoi avanzi. L'uomo era pieno di ferite, ma era troppo debole per scacciare i cani che venivano a leccarle. O forse i cani stavano cercando di mostrargli un po' di compassione quando gli umani non l'avrebbero fatto.

Il desiderio di ricchezza e di comodità, il volere sempre di più, ci rende insensibili e duri di cuore. La prima lettura fornisce esempi antichi di vita lussuosa che in realtà sono molto moderni. Si tratta di uno stile di vita edonistico basato su beni costosi, coccole del corpo e sovraindulgenza nel cibo e nelle bevande. La conclusione è che i ricchi hanno ricevuto la loro ricompensa sulla terra e possono solo aspettarsi il tormento nell'eternità.

Ma il Vangelo trasmette anche un altro messaggio. Quando il ricco vede che non c'è scampo dall'inferno, chiede ad Abramo di mandare Lazzaro ad avvertire i suoi fratelli, affinché non vadano anch'essi all'inferno. Si noti che il testo parla chiaramente della realtà dell'inferno. Il quid La risposta di Abramo è che Dio ci ha già dato tutti gli insegnamenti di cui abbiamo bisogno per evitare l'Inferno e raggiungere il Paradiso, e che non dobbiamo aspettarci rivelazioni straordinarie. Dio ci dà questo insegnamento attraverso la Bibbia, l'insegnamento della Chiesa e dei suoi sacerdoti e attraverso la nostra coscienza.

Il Vangelo di oggi chiarisce che Dio ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere salvati: questo include tutti gli insegnamenti e la guida di cui abbiamo bisogno, ma anche le opportunità di fare del bene a chi è nel bisogno, perché, come nostro Signore insegna chiaramente altrove (Mt 25,31-46), dobbiamo anche compiere opere di misericordia per essere accolti in Paradiso.

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