Vangelo

Il perdono, un segno cristiano. Quinta domenica di Pasqua (C)

Joseph Evans commenta le letture della quinta domenica di Pasqua (C) del 18 maggio 2025.

Giuseppe Evans-15 maggio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti

È curioso che, in un testo per il periodo pasquale, il Vangelo di questa domenica ci riporti al tradimento di Giuda nei confronti di Nostro Signore. Sicuramente dovremmo concentrarci sulla vita risorta di Cristo, non sul tradimento che ha portato alla sua morte. Eppure, anche in questo brano, c'è quella che potremmo definire una "resurrezione". Infatti, mentre Giuda va a tradirlo, Gesù ci parla di amore. "Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri"..

E infatti ogni atto d'amore, e in particolare ogni atto di perdono, è come una mini-risurrezione. Se l'odio è una forma di omicidio - un omicidio in miniatura, una violenza parziale mentre l'omicidio è la sua pienezza - il perdono supera il male con l'amore. Si eleva al di sopra di esso. In un certo senso, Gesù era già risorto quando ha pregato il Padre sulla croce: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno".. Il suo amore, la sua misericordia, "si elevava al di sopra" del loro odio. Con il perdono del suo cuore, era già entrato in un nuovo modo di vivere: l'amore incondizionato. E infatti vediamo come Gesù sia stato sempre aperto a Giuda, tendendogli la mano fino alla fine. Anche al momento del suo tradimento nel giardino, Nostro Signore lo chiama "amico" (Mt 26,50). La porta del ritorno è stata aperta per lui finché non l'ha chiusa per disperazione e si è impiccato.

La seconda lettura ci invita a guardare verso la Gerusalemme celeste, la nostra casa definitiva se vogliamo, dove Dio asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi, "e non ci sarà più la morte, né lutto, né pianto, né dolore".. Dio dichiara poi: "Guardate, io faccio nuove tutte le cose".. Il cielo è la piena fruizione dell'amore, e ciò che fa nuovo è l'amore. Gesù ha reso "nuova" la crocifissione trasformandola da un atto di malvagia brutalità in un'espressione di amore sublime. Nella prima lettura, Paolo e Barnaba insegnano che "Bisogna passare attraverso molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio".. Ma poi li vediamo fondare nuove comunità con i rispettivi leader. Grazie all'amore, superano le tribolazioni e la Chiesa, il regno di Dio sulla terra in attesa del suo compimento celeste, avanza. Attraverso l'amore e il perdono, la risurrezione diventa una realtà quotidiana nella nostra vita e nella Chiesa.

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.