Durante il Giubileo della Misericordia, la Congregazione per il Culto Divino, su indicazione di Papa Francesco, ha reso "festiva" la memoria di Santa Maria Maddalena, che il Papa aveva definito una discepola "al servizio della Chiesa nascente".
La brillante definizione del Vescovo di Roma è dovuta a ciò che ci dice il Vangelo. È lei che vede per prima Cristo, è lei che, passando dalla tristezza delle lacrime alla gioia, viene chiamata per nome da Gesù e lo annuncia agli apostoli.
La grazia delle lacrime
Il 2 aprile, martedì dopo la Pasqua 2013, Papa Francesco, parlando proprio del tema del Maria MaddalenaAveva detto: "A volte, nella nostra vita, gli occhiali per vedere Gesù sono le lacrime". "Come la Maddalena che piange, anche noi possiamo chiedere al Signore la grazia delle lacrime. È una grazia bellissima...". "Piangiamo per tutto: per il bene, per i nostri peccati, per le grazie e anche per la gioia. Il pianto ci prepara a vedere Gesù".
"E che il Signore dia a tutti noi la grazia di poter dire con la nostra vita: ho visto il Signore, non perché mi è apparso, ma perché l'ho visto nel mio cuore.
Gli occhi che lo annunciano
Per un sacerdote con un'intensa attività pastorale non è facile entrare in empatia con il dolore di chi si rivolge alla parrocchia. Funerali, matrimoni, battesimi, notizie di lutto, disoccupazione, tensioni, si susseguono. E arrivano al cuore del sacerdote in modo tumultuoso, uno dopo l'altro, costringendo a un'alternanza emotiva che a volte spinge il sacerdote a proteggersi dietro un'apparente indifferenza.
Gli occhi di Maria MaddalenaLe lacrime di un sacerdote, bagnate dal pianto per aver trovato una tomba vuota, possono diventare quelle di un sacerdote che, dopo aver incontrato Cristo, non smette di guardarlo ed è il primo ad annunciarlo agli apostoli increduli.
Sacerdote e scrittore